Hanno riempito piazza Duomo e secondo il sindaco sono almeno diecimila. Le Sardine arrivano a Parma e invadono il centro della città mostrando cartelli e i cartoncini con il profilo dell’ormai celebre pescetto. Assenti, invece, simboli di partito o ricollegabili alla politica. “Care Sardine, benvenute a Parma, siete 10mila. Fate sentire alta e solenne la voce di una città libera in una terra libera. Perché nessuno può venire in Emilia-Romagna e insegnare a noi cos’è la libertà”, scrive il primo cittadino Federico Pizzarotti su facebook, postando anche una foto di piazza Duomo gremita. Tra cartelli con slogan contro Matteo Salvini e canzoni popolari, il presidio è iniziato qualche minuto dopo le 19 e si è conluso pacificamente dopo circa un’ora. (

Sul selciato una rappresentanza trasversale. Tanti giovani ma anche tanti adulti e famiglie sulla scia dei diversi appuntamenti che, in questi giorni, si sono susseguiti in Italia dopo il primo flash mob anti-Lega in Piazza Maggiore a Bologna. Le sardine sono nate nella serata dell’avvio della campagna elettorale di Lucia Borgonzoni al Paladozza alla presenza del segretario del Carroccio, Matteo Salvini. E in pochi giorni hanno conquistato le prime pagine dei giornali. Iniziata alle 19, la manifestazione di Parma si è sovrapposta a quella organizzata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e che ha visto una altrettanto gremita Piazza Garibaldi. Diversi dei partecipanti di questo evento sono attesi in Piazza Duomo.

Anche a Verona le sardine si sono mobilitate. “Siano 6000”, scrivono sul gruppo Facebook annunciando la mobilitazione per la sera di giovedì 28 novembre. Il movimento si è dato appuntamento in piazza San Giovanni a Roma il 14 dicembre. L’obiettivo è arrivare a 100mila persone in piazza contro la LEga. Ad annunciarlo, gli organizzatori sui social. L’appuntamento è alle 15 nella stessa piazza, protagonista a ottobre scorso della manifestazione del centrodestra contro il governo. “Abbiamo voluto organizzare questo raduno in un luogo simbolo – spiegano gli organizzatori- una piazza che negli ultimi tempi è stata usata come palco per diffondere messaggi che non sono degni di una società civile. È tempo di reagire a questo modo di fare politica, una retorica vuota e senza empatia, che alimenta la divisione e fonda il proprio messaggio sull’odio verso il prossimo”.

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