“Il ministro dell’Interno può fare poco sul momento, ma può chiedere al ministro dell’Economia di farsi dare più soldi per indire concorsi per poliziotti, carabinieri, finanzieri, polizia penitenziaria e vigili del fuoco“. Sono le parole del Procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso di “Otto e Mezzo” (La7), rispondendo a una domanda della conduttrice Lilli Gruber, che gli chiede se è cambiato qualcosa con la nuova ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nella lotta contro le mafie e la criminalità organizzata.
Il magistrato replica che non è cambiato nulla dal precedente governo con Salvini al Viminale e spiega: “Maledettamente nel 2010 qualcuno ha bloccato le assunzioni nelle forze dell’ordine e oggi siamo alla canna del gas, anche per colpa di quota 100. Abbiamo dei buchi spaventosi nelle piante organiche, perché quelli che vanno in pensione non vengono sostituiti in tempo. Salvini? Secondo me, ha perso troppo tempo parlando di immigrazione, quando andavano ristrutturate tutte le forze dell’ordine. Bisognava fare più concorsi, andavano assunti più giovani. Questo è il compito immediato di un ministro dell’Interno: andare a battere cassa per fare una rivoluzione”.
E aggiunge: “La gente deve capire che le mafie si contrastano non con la polizia nelle strade, che serve a poco, ma con investigatori, gente con la cuffia sulla testa che sente le intercettazioni, gente che va a fare i riscontri documentali di quelle intercettazioni negli uffici. Quindi, dobbiamo cercare di essere più seri. Tu, ministro della Giustizia, creami un sistema giudiziario forte e tu, ministro dell’Interno, creami una macchina investigativa proporzionata alla realtà criminale“.
Gratteri torna su Salvini: “Ha perso settimane dietro a cose di nicchia, come le rapine nelle ville. Sono dodici rapine in un anno nelle ville. E intanto ci sono la ‘ndrangheta, che sta comprando tutto ciò che è in vendita da Roma in su, e le tonnellate di cocaina che ogni mese arrivano in Europa”.
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