Qualche giorno fa vi abbiamo anticipato alcune considerazioni sullo smartphone di fascia media OnePlus 7T. Abbiamo concluso i test, ora vi proponiamo i giudizi definitivi su tutti gli aspetti di un prodotto che, di fatto, segna un netto miglioramento rispetto al predecessore. Garantisce prestazioni di alto livello, uno schermo di elevata qualità e un comparto fotografico migliorato. Chi è interessato sappia che bisogna anche scendere a qualche compromesso: l’ergonomia lascia un po’ a desiderare, la memoria non è espandibile, manca la presa jack per le cuffie e mancano le certificazioni di impermeabilità.

L’unica incognita che resta da chiarire è il prezzo, che l’azienda produttrice non ha ancora comunicato. È un elemento fondamentale per la formulazione di un giudizio complessivo. Considerato quanto rilevato nei test, a nostro avviso il listino dovrebbe rimanere al di sotto dei 600 euro.

Design, schermo e audio

Si fatica a considerare OnePlus 7T uno smartphone ergonomico, per via delle dimensioni di 160,9 x 74,4 x 8,1 millimetri e del peso di 190 grammi. Un prodotto abbastanza ingombrante e pesante, che d’altro canto sfrutta le dimensioni per offrire un ampio display Fluid AMOLED da 6,55 pollici che valorizza la fruizione di contenuti multimediali.

Il pannello retrostante è realizzato in vetro, che al contrario di quello che si aspetta non è molto scivoloso. L’unico neo è che mette in evidenza le ditate. La fotocamera posteriore è integrata all’interno di un cerchio insieme al flash LED. Ha una sporgenza molto pronunciata, che spinge all’uso della custodia protettiva inclusa nella confezione. La colorazione del modello di test è Glacier Blue, per chi preferisce c’è anche colorazione più classica Frosted Silver. Come accennato, manca qualsiasi certificazione di impermeabilità. I pulsanti laterali sono facilmente raggiungibili. I sistemi di sblocco sono affidati al lettore di impronte digitali integrato sotto al display e al riconoscimento del volto. Entrambi risultano veloci e reattivi.

Lo schermo ha una risoluzione Full-HD+ (1.080 x 2.400 pixel) caratterizzato da una frequenza di aggiornamento a 90 Hz, particolarmente apprezzabile dagli appassionati di giochi. Il pannello è di alto livello, con una resa cromatica fedele ai colori naturali (regolabile via software), ampi angoli di visuale e luminosità massima elevata per assicurare una buona leggibilità all’aperto. La funzionalità Ambient Display mostra le informazioni essenziali sollevando lo smartphone o toccando lo schermo. Si illumina alla ricezione di notifiche.

L’audio stereo consente una qualità elevata dei suoni, seppure con qualche piccola distorsione quando il volume è al massimo. C’è il supporto Dolby Atmos, manca però la presa jack per le cuffie: bisognerà per forza acquistare delle cuffie senza fili. La connettività comprende Wi-Fi Dual-Band, il supporto Dual-SIM, Bluetooth 5.0 e l’NFC.

Prestazioni e autonomia

OnePlus 7T è equipaggiato con il processore Qualcomm Snapdragon 855+ affiancato da 8 Gigabyte di memoria RAM e da uno spazio di archiviazione di 128 o 256 Gigabyte. Dato che non è espandibile, è bene valutare attentamente le proprie esigenze in fase di acquisto. La buona notizia è che la memoria è di tipo UFS 3.0, molto veloce, di cui dispongono pochi smartphone attualmente in commercio.

Durante i test questo smartphone è risultato sempre scattante e fluido in tutte le situazioni. C’è ancora da lavorare sulla dissipazione del calore, perché in alcuni casi si avverte attraverso il rivestimento posteriore, anche se non arriva mai a livelli insopportabili.

Uno dei maggiori vantaggi del OnePlus 7T è la presenza di Android 10, l’ultima versione del sistema operativo di Google. L’interfaccia proprietaria OxygenOS apporta pochissime modifiche alla versione originale, per esempio introduce la Modalità Zen che invita l’utente a staccarsi dalla tecnologia per un arco di tempo predefinito cha va da 20 a 60 minuti. Quando la modalità si attiva, si bloccano tutte le app ad accezione della fotocamera, e le notifiche vengono disattivate. Sono permesse solo le chiamate di emergenza e la risposta alle chiamate in arrivo.

L’autonomia non brilla. Il processore potente e l’ampio schermo a 90 Hz assorbono molta corrente, ed è così che nel nostro test la batteria è arrivata al 28% di autonomia residua dopo 20 ore dall’ultima ricarica. Abbassando la frequenza di aggiornamento 60 Hz l’autonomia migliora. Chi si dovesse trovare “a secco” potrebbe sempre sfruttare la ricarica rapida Warp Charge 30T, che ricarica la batteria dallo 0 al 70% in 30 minuti.

Comparto fotografico

Sul pannello retrostante ci sono tre fotocamere: il sensore principale da 48 MP, il grandangolare da 16 MP e il teleobiettivo da 12 MP che abilita uno zoom 2X. La fotocamera frontale, invece, è da 16 Megapixel. In alcuni ambiti c’è ancora un divario da colmare rispetto ai marchi più blasonati, ma è chiaro lo sforzo di OnePlus nel cercare di fare dei passi avanti. OnePlus 7T, infatti, riesce a tirare fuori scatti di buon livello in diurna, anche se in alcune situazioni ha la tendenza a virare verso tonalità più calde. Le foto, comunque, risultano ricche di dettagli.

C’è inevitabilmente qualche perdita di dettaglio usando il teleobiettivo e la fotocamera grandangolare. A tal proposito, abbiamo apprezzato la poca distorsione che viene applicata alle foto scattate con il sensore grandangolare. Il risultato cala un po’ in notturna, in cui subentra del rumore digitale. Forse è proprio su questo aspetto che OnePlus deve concentrarsi maggiormente in futuro. Tuttavia, l’apposita modalità notturna (Nightscape) migliora il risultato finale rendendo la scena più chiara e recuperando qualche dettaglio in più.

Da notare inoltre la funzione Super Macro, che consente di scattare foto a una distanza molto ravvicinata dal soggetto (circa 2,5 cm) ricreando un effetto bokeh (sfondo sfuocato) molto naturale. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fotogrammi al secondo. A tal proposito, l’azienda ha implementato ciò che viene definita “Hybrid Image Stabilization” che permette di aumentare il livello di stabilizzazione dei video combinando la stabilizzazione ottica con quella digitale.

Buone notizie anche per la fotocamera frontale da 16 Megapixel, che riesce a realizzare autoscatti con un buon livello di dettaglio e un’ampia gamma cromatica. Convincente anche l’effetto bokeh, che ritaglia in maniera abbastanza precisa il soggetto.

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