Stefano Delle Chiaie è “un soldato politico nella rivoluzione nazionale”, ma anche “un vero combattente, in un Paese ne nasce uno ogni 100 anni“. Così l’ex europarlamentare della Lega, Mario Borghezio, parlando all’Adnkronos, definisce l’esponente della destra radicale e fondatore dell’organizzazione neofascista golpista Avanguardia Nazionale, morto nella notte scorsa all’ospedale Vannini di Roma a 82 anni.

Delle Chiaie ha vissuto per 17 anni da latitante, fino al suo arresto nel 1987 a Caracas, con l’accusa di associazione sovversiva, banda armata e concorso in strage. Il suo nome si intreccia con i più importanti episodi degli anni del terrorismo e della strategia della tensione. Nel 1991 venne assolto dall’accusa di associazione eversiva per la strage di Piazza Fontana del 1969. Fu coinvolto anche nell’inchiesta sulla strage di Bologna, da cui venne però assolto per “insufficienza di prove”.

“Sono andato a vedere la salma e ovviamente sarò presente ai funerali giovedì – racconta Borghezio – un alfiere della lotta contro la sovversione comunista, in Italia e in tutto il mondo”. “Ho un enorme rispetto per lui. Un uomo di combattimento che aveva una visione del mondo nella quale sostanzialmente mi riconosco“, spiega il leghista. Che poi all’Adnkronos smentisce però collegamenti tra Delle Chiaie e la Lega di Matteo Salvini: “Sono cose completamente slegate. Io non ho da alcuni anni alcun rapporto con Casapound, il mio incontro con loro è stato abbastanza casuale. Non sono mai appartenuto ad Avanguardia Nazionale anche se ne ho molto apprezzato le caratteristiche. Non c’entra niente, non c’è alcuna triangolazione di questo genere”.

“Tra l’altro, non so neanche quali fossero i rapporti fra Delle Chiaie e Casapound, non mi risultano – prosegue l’ex parlamentare europeo – a me interessa il Delle Chiaie che combatteva in Bolivia, in Spagna con i carlisti, in certi Paesi africani con le forze rivoluzionarie anticomuniste. Il mio rapporto con lui potremmo definirlo storico-politico, di simpatia per la persona“. Borghezio racconta anche di un incontro avuto pochi anni fa: “Ho incoraggiato Delle Chiaie a tornare attivamente in politica. Gli ho detto: ‘c’è bisogno di uomini come il comandante Delle Chiaie'”.

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