“Non c’è un voto giusto o un voto sbagliato”. Ma visto che, l’esperienza del governo gialloverde “si è chiusa e non per nostra volontà“, allora “avevamo due strade, la prima tornare al voto, la seconda provare a verificare se c’era qualcuno a realizzare il nostro programma. Abbiamo guardato alle soluzioni, non alle poltrone”. E, soprattutto, “noi siamo post ideologici”. Prima le tensioni con Beppe Grillo, poi i vertici e il silenzio stampa, quindi la decisione di fare un video in diretta e di trasmetterlo poco dopo quello di Giuseppe Conte. Luigi Di Maio, capo politico dei 5 stelle, ha deciso di esporsi poche ore prima dell’apertura delle urne virtuali sulla piattaforma Rousseau. E lui, che da giorni viene accusato di voler frenare sull’intesa con il Pd, non solo ha dato segnali di dialogo, ma ha anche dato l’annuncio che ormai tutti aspettavano: “Non c’è più il problema del vicepremier”, ha detto. Perché “anche il Pd ha fatto un passo indietro”. Proprio quella posizione, che il grillino avrebbe voluto tenere per sé, era fino a questo momento motivi di scontro tra le parti. Quindi Di Maio ha ribadito che, se il governo Conte 2 partirà, “chiederemo di applicare a tutti i ministri che entrano nel governo le stesse regole ferree del codice etico del Movimento: no condannati, no indagati per reati gravi e solo incensurati”. Una posizione già anticipata ieri anche da Conte, intervistato alla Festa del Fatto Quotidiano in Versiliana.

Sempre oggi, poco prima del video, era stata diffusa un’intervista che Di Maio ha registrato con Class CNBC nel weekend. In quell’occasione il leader 5 stelle si è esposto in favore del premier Conte: “In questi giorni Salvini mi aveva proposto di fare il premier per provare a ricucire”, ha detto. “Io credo che Giuseppe Conte sia il premier migliore che l’Italia possa avere in questo momento e penso che la Lega abbia avuto l’occasione di governare con noi e ha deciso di sprecare un’occasione storica. Io adesso guardo avanti, a un governo nel quale, se saranno rispettate i temi e i programmi, potremo fare bene per l’Italia”. Ma non solo. Di Maio ha anche dichiarato: “Conte garantisce continuità, ed è quello che chiedono gli investitori, e il mondo economico internazionale. da questo punto di vista io credo che il fatto di aver garantito che Conte fosse di nuovo premier permette di dare continuità alle borse, agli investitori e quindi permette di essere come Italia non più il Paese che cambia presidente del Consiglio ogni 15 mesi”.

Le parole di Di Maio, alla vigilia del voto su Rousseau, erano molto attese, proprio perché in questi giorni è stato accusato di essere tra quelli che spingevano per tornare alle elezioni e far fallire l’intesa con il Pd. Proprio il capo politico è stato messo sotto accusa dal garante del Movimento Beppe Grillo che, in queste settimane, è più volte intervenuto per smentire la linea dura di Di Maio. Oggi, in una lettera inviata al Fatto, Grillo ha scritto: “Luigi e l’incapacità di cogliere il bello del poter cambiare le cose”. Anche alla luce di queste tensioni, il video pre-voto di Di Maio non era scontato. Il capo politico dei 5 stelle ha difeso quanto fatto in queste settimane: “Di fronte a questa crisi abbiamo guardato ai fatti concreti, ovvero alle soluzioni e ai problemi delle persone. Le soluzioni, non i ruoli. I temi, non le poltrone. I fatti, non le parole“.

In realtà le trattative Pd e 5 stelle dei giorni scorsi si erano proprio bloccate sul ruolo del vicepremier che Di Maio aveva preteso di mantenere anche nel Conte 2. Solo ieri, e dopo che sul caso era intervenuto anche Grillo con un video (“Sono esausto”, aveva detto), il Pd aveva detto di essere d’accordo al passo indietro sulla poltrona di vicepremier. “Devo dire che personalmente la sensazione avuta è che mentre noi passavamo giornate a lavorare sul programma qualcun altro le passava a colpire me”, ha detto sempre Di Maio. “Invidio il loro tempo, perché io tutto questo tempo di pensare agli altri non ce l’ho. In questi giorni si è fatto un gran parlare del tema della vicepresidenza e si è detto che la trattativa si è bloccata per questo. Ma non è vero, tanto è vero che i tavoli sul programma sono andati avanti. Il concetto era semplice: Giuseppe Conte era un premier super partes, per questa ragione se ci fosse stato un vicepremier del Pd era giusto ci fosse anche un vicepremier del M5s, così che avessero pari rappresentanza. Abbiamo saputo che il Pd ha rinunciato e il problema non esiste più”. E in coda, ha accusato proprio i democratici di aver voluto insistere sul punto: “Se ci avessero pensato prima non ci sarebbe stato neanche questo inutile dibattito, un po’ come i lunghi giorni trascorsi dal No a Conte al Sì a Conte”.

Sempre nel video, in chiusura, Di Maio si è quindi rivolto agli iscritti del Movimento: “Ora tocca a voi iscritti decidere, perché per il M5s è un valore irrinunciabile. E voglio rivolgermi a chi in queste ore ha dei dubbi: non c’è un voto giusto o un voto sbagliato, ci sono le vostre idee e la somma delle vostre idee indirizzerà il Movimento. Il M5s è partecipazione, noi abbiamo già vinto. Il mondo aspetta questa espressione democratica del vostro voto per conoscere il futuro dell’Italia. Buon voto a tutti”.

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