“L’intervento di Roberto Fico per il 2 giugno è stato un favore suicida alla Lega“. A quasi una settimana di distanza dalla Festa della Repubblica, il sottosegretario M5s agli Affari regionali Stefano Buffagni ha criticato le parole del presidente della Camera che, parlando con i cronisti aveva detto: “Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti”. Proprio su quelle parole si era riaperto lo scontro politico tra Lega e 5 stelle. Oggi, poche ore dopo l’incontro pacificatore tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini e la ritrovata intesa (almeno per il momento) tra i soci di governo, il grillino ha detto di non aver condiviso quell’intervento: “Scritto sulla carta era inattaccabile”, ha detto intervenendo all’evento Futuro Direzione Nord, “ma la comunicazione è fatta di titoli e quindi non ho condiviso quella scelta per nulla. Non l’avrei detto perché oltre a fare un favore suicida all’alleato credo che poi il 2 giugno sia la festa degli italiani e non solo delle forze armate. Vorrei vedere ovunque il tricolore che sventola il prossimo anno”.

Quindi Buffagni ha parlato del futuro dell’esecutivo: “Visto che le elezioni anticipate le abbiamo scongiurate, abbiamo bisogno di lavorare uniti. Dobbiamo lavorare uniti perché, con il rallentamento dell’economia globale, abbiamo un problema in Italia e non è quello del governo gialloverde. Non dobbiamo lasciare un Paese devastato ai nostri figli”.

Per il sottosegretario M5s la vittoria del Carroccio è stata favorita dagli stessi M5s che hanno dato un’immagine di “freschezza” alla Lega: “Alle ultime elezioni europee è stata bravissima e ha preso a noi del Movimento 5 stelle quasi 2 milioni di voti al Nord. Loro hanno preso una garanzia e una freschezza di immagine che noi gli abbiamo dato, hanno vissuto di osmosi nei nostri confronti. Si sono garantiti una pulizia di immagine che gli abbiamo dato noi. Oggi c’è un un leader della Lega che è riuscito a trasmettere messaggi positivi su di sé ed è riuscito in una operazione politica molto elevata dopo le elezioni ho sentito Salvini e gli ho detto che è un genio. Anche se poi i provvedimenti al governo li abbiamo fatti insieme, quando si discuteva di quota 100 il racconto era ‘che bravo Salvini che fa andare le persone in pensione prima’, il Movimento 5 stelle, invece, ‘metteva in crisi le casse dello Stato'”.

Buffagni ha anche parlato del viceministro della Lega Massimo Garavaglia. La Corte dei Conti contesta all’ex assessore regionale lombardo al Bilancio un danno erariale per la vendita del palazzo che ospitava l’Asl di Milano: “Io mi auguro che Garavaglia sia innocente. Gli auguro di chiarire tutto con grande tranquillità”, ha detto. “Il tema non è tanto quello della compravendita, quanto sul contratto d’affitto che c’è su quell’immobile, che forse necessita di alcune verifiche in termini numerici perché me la ricordo molto bene” quella vicenda “visto che io ero uno dei pochi che alla Lega aveva fatto opposizione”. A chi gli ha chiesto se Garavaglia si deve dimettere, Buffagni ha risposto: “Io non sono per il pre-crimine. Gli auguro di spiegare tutto e di spiegare perché ha fatto quelle cose nell’interesse dei lombardi, che credo sia la spiegazione migliore”.

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