Sbarca in Italia NewsGuard, l’estensione per i browser che fornisce durante la navigazione la valutazione sull’affidabilità dei siti di notizie web. Tra le maggiori testate italiane promossi a pieni voti soltanto IlFattoQuotidiano.it, Il Sole 24 Ore, Leggo e The Post International e l’agenzia AGI. Tramite un sistema di etichette, Newsguard dà un giudizio ai siti attraverso nove criteri apolitici della deontologia professionale e poi mostra il voto agli utenti ogni volta che incrociano una notizia, sia in maniera diretta che passando dai social o dai motori di ricerca. Dei dieci giornali più letti su internet, solo Il Fatto Quotidiano ottiene una valutazione positiva su tutti e nove i punteggi, superando le testate web di Repubblica, Corriere della Sera, Messaggero e La Stampa. “NewsGuard è uno strumento che può aiutare i fruitori di notizie in Italia ad evitare cattiva informazione e disinformazione”, ha dichiarato Giampiero Gramaglia, ex direttore dell’Ansa e nuovo consulente senior di Newsguard in Italia.

Il servizio arriva in Italia in un momento politico delicato. A due settimane dalle elezioni europee, le notizie false o fuorvianti su internet sono un problema. A dirlo, è il 92% degli italiani, secondo un sondaggio di YouGov. La maggior parte delle persone (85%) vorrebbe avere strumenti per combattere la disinformazione online. E Newsguard, già approdato negli Stati Uniti e in Regno Unito, è stato definito uno strumento utile per contrastare le notizie false sia dal governo inglese che dalla commissione europea.

I giudizi sulle testate italiane
Le schede dedicate ai siti di notizie forniscono tantissime informazioni sulle testate, soprattutto sugli aspetti più problematici. L’unico tra i siti italiani più letti ad essere stato bocciato è Dagospia.it, a proposito del quale Newsguard avverte: “Si occupa di gossip, persone famose e politica, mescola le notizie con le opinioni, e ha pubblicato notizie false e fuorvianti”. Del Messaggero, invece, fa notare che non “indica i nomi dei responsabili e tutti i possibili conflitti d’interesse”. Ma neanche Repubblica e Corriere si salvano del tutto. Entrambi i siti infatti, pur essendo “verdi”, non “correggono o spiegano con regolarità e in modo chiaro gli errori” e non forniscono “informazioni sugli autori dei contenuti del sito”.

Come funziona NewsGuard
Creata da esperti e giornalisti professionisti, Newsguard valuta l’affidabilità dei siti di notizie senza censurare o bloccare alcun contenuto. Per ora, il servizio valuta il 70% dei siti di notizie presenti online in Italia ma entro la fine di giugno ne avrà classificato il 90%. L’estensione è pensata per contrastare la disinformazione online attraverso una “soluzione basata sull’intelligenza umana”. Quindi, nessun algoritmo. Può essere installata nei principali web browser, come Chrome, Explorer, Firefox e Safari. Una volta installata, l’applicazione mostra, accanto a ogni notizia trovata sui motori di ricerca o sui social media, un simbolo a forma di scudo di colore diverso a seconda del gradi di affidabilità e trasparenza della fonte. Cliccando sullo scudo si può aprire la scheda completa e approfondita del sito. Ma oltre a questo, Newsguard ha un team di giornalisti che lavora per monitorare i nuovi siti che aumentano la loro visibilità online, non ancora identificati, perché spesso possono diffondere notizie false o fare disinformazione.

Come sono valutati i siti di notizie
I giornalisti e gli esperti che si occupano di stilare le valutazioni utilizzano nove criteri pensati per valutare la credibilità e la trasparenza dei siti di notizie. La testata ottiene un punteggio positivo se: non pubblica ripetutamente contenuti falsi; raccoglie e presenta le informazioni in modo responsabile; corregge o spiega regolarmente gli errori; gestisce la differenza tra notizie e opinioni; evita titoli ingannevoli; indica i nomi dei responsabili e dichiara chi è proprietario del sito e chi lo finanzia; distingue in modo chiaro i contenuti pubblicitari; evidenzia eventuali conflitti di interesse; e infine se fornisce i nomi degli autori dei contenuti. “Newsguard si impegna ad applicare a tutti i siti di notizie criteri di valutazione completamente trasparenti, in modo che gli utenti possano comprendere meglio ciò che leggono”, ha dichiarato Steven Brill, co-Ceo di Newsguard. “Usiamo l’intelligenza umana dei nostri esperti analisti per risolvere un problema che l’intelligenza artificiale della Silicon Valley non ha risolto: la piaga della disinformazione e della cattiva informazione online”.

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