Due vittorie su due per il Movimento 5 stelle. Due sconfitte su due per la Lega. La Sicilia si conferma terra di consenso per il Movimento di Luigi Di Maio, che vince il derby senza scontri col Carroccio di Matteo Salvini. Una doppia vittoria che regala ossigeno al M5s in vista delle elezioni europee del 26 maggio, mentre i leghisti restano a mani vuote non riuscendo a conquistare neanche un comune nella Regione più a Sud d’Italia. Fallisce dunque il tentativo del Carroccio di fare lo sgambetto all’alleato di governo.

M5s trionfa a Caltanissetta e Bagheria – L’esito dei ballottaggi in Sicilia, dove si è votato in cinque comuni, fa segnare l’en plein dei 5stelle, che vincono in due città emblematiche: a Caltanissetta, l’unico capoluogo al voto e la città del caso Montante, l’ex presidente di Confindustria sull’isola condannato venerdì scorso a 14 anni di carcere; e a Castelvetrano, la cittadina del superlatitante Matteo Messina Denaro, chiamata al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. Ad annunciare la doppia vittoria, quando lo spoglio era a metà ma dall’esito scontato, è lo stesso Di Maio con una diretta facebook : “Quando ci danno per morti noi ci siamo sempre. Questa è una grandissima vittoria. Faremo un grande lavoro insieme perché Roberto lo sosterremo dal governo centrale, dall’Assemblea regionale e, insieme a tutti gli altri sindaci, gli daremo la possibilità di rilanciare quel territorio, quella città. Credo che avremo delle grandissime sorprese anche alle Europee”, ha detto il capo politico dei 5 stelle.

Di Maio: “A Gela inquietante alleanza Pd-Fi” – Nel pomeriggio Di Maio ha annunciato che volerà in Sicilia, per festeggiare a Caltanissetta insieme al padrone di casa Giancarlo Cancelleri, la vittoria di Gambino, che ha ottenuto il 58,85%, staccando il rivale Michele Giarratana, del centrodestra, che si è fermato al 41,15%. Dopo Caltanissetta, Di Maio andrà a Castelvetrano per onorare il trionfo di Enzo Alfano, eletto nuovo sindaco con il 64% dei voti, quasi il doppio dell’avversario Calogero Martire, che sostenuto da liste civiche di centrodestra non è andato oltre il 35%. “Io- ha detto il capo politico del M5s –  sono molto contento che il Movimento 5 Stelle da oggi governi altri due comuni importanti tra cui Caltanissetta, capoluogo di provincia, comune centrale della Sicilia ma che dobbiamo fare diventare una città centrale nel Mediterraneo. Quando vince il Movimento 5 Stelle si mandano all’opposizione il Patto del Nazareno e gli estremismi. Quando non vince il Movimento 5 Stelle, come si vede, vincono coalizioni di Pd e Forza Italia insieme come è successo a Gela“. Il riferimento è per la città del petrolchimico dove il nuovo sindaco è Lucio Greco, appoggiato da liste civiche espressione del Pd e da un pezzo di Forza Italia. “Il Pd di Zingaretti – ha aggiunto Di Maio – è alleato con la Forza Italia di Berlusconi e insieme vincono in un comune come Gela. Questo è inquietante per il futuro del Paese per questo credo che bisogna continuare a dare fiducia al Movimento 5 Stelle”. A Di Maio replica il leader siciliano di Forza Italia, Gianfranco Micciché: ” Nazareno era un accordo tra Pd e Forza Italia e io non vado verso questa strada, non sarebbe possibile. Io ripeto sempre che alla fine i simili devono stare insieme. Sono arrivato dire che persino io e Orlando siamo simili…”.

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Lega perde due ballottaggi su due – Gela è uno dei comuni persi dal Movimento 5 stelle alle amministrative siciliane insieme a Bagheria: nelle due città, i grillini avevano vinto le ultime amministrative prima di espellere i sindaci (Patrizio Cinque e Domenico Messinese). In entrambi i casi i candidati pentastellati sono stati bocciati al primo turno. Nella città del Petrolchimico era la Lega ad aver strappato il biglietto del ballottaggio, così come pure a Mazara. I candidati del Carroccio, Giuseppe Spata e Giorgio Randazzo, perdono i rispettivi duelli nonostante le piazze riempite da Salvini durante il suo tour elettorale. Nella città in provincia di Trapani – celebre perché abitata fin dagli anni ’80 da più di tremila nordafricani – il nuovo sindaco è Salvatore Quinci, eletto col 52% e sostenuto da liste civiche di centrosinistra e moderati. Nella città del Petrolchimico, invece, la vittoria va a Greco che ha sfiorato il 53%. Sfuma dunque il sogno di Salvini di sfondare anche in Sicilia: il Carroccio deve accontentarsi di Motta Sant’Anastasia, il comune in provincia di Catania da appena 12mila abitanti conquistato al primo turno. Il ministro dell’Interno guarda comunque il bicchiere mezzo pieno: “Sono orgoglioso della fiducia che tanti cittadini ci stanno dando per la prima volta, e non vedo l’ora che arrivi il 26 maggio per portare a Bruxelles il primo Parlamentare Europeo Siciliano eletto con la Lega, per difendere un’isola tradita in passato da troppi politici eletti e poi spariti”.

Ai seggi meno di un elettore su due – Tra i dem – che in tandem con Forza Italia hanno conquistato Gela – parla il segretario regionale Davide Faraone: “Le alleanze civiche costruite con il contributo importante del Pd hanno funzionato in tutta la Sicilia. Al ballottaggio abbiamo vinto tutte le sfide in cui eravamo presenti. La Lega fa en plein, perde due ballottaggi su due, con due sue candidature dirette. Per fortuna qui non passano”, sostiene il renziano. Il quinto comune chiamate al ballaggio era Monreale, dove né la Lega e neanche il M5s sono riusciti ad arrivare al secondo turno: nella città in provincia di Palermo vince Alberto Arcidiacono, sostenuto da liste civiche e da Diventerà Bellissima, il movimento del governatore Nello Musumeci, che col 55,73% ha sconfitto l’uscente Piero Capizzi, fermo al 44,27%. Bassa l’affluenza nei cinque comuni, ferma al 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Ai seggi si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto. Il crollo maggiore a Gela, dove ha votato il 40,49% degli elettori rispetto al 58,41% del primo turno.

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