A quattro mesi dal varo del decreto che prevedeva la possibilità di ingresso dello Stato nel capitale di Carigela banca si prepara a diventare più statunitense che ligure. Lo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi ha infatti dato il via libera al piano concordato con il fondo Blackrock – già socio di Unicredit e Intesa – che sarebbe pronto a mettere sul piatto circa 400 milioni di euro diventando primo azionista. Mentre il fondo a cui aderiscono i principali istituti convertirà in azioni il bond subordinato da 320 milioni. L’operazione prevede un aumento di capitale di importo ancora non definito, ma con un tetto massimo di 720 milioni, 90 milioni in più rispetto al piano approvato a febbraio. La famiglia Malacalza, principale socio con il suo 27,5%, per ora non si è espressa, ma è in trattativa ed è probabile che parteciperà all’aumento per non diluirsi del tutto.

“Se l’aumento di capitale di Carige sarà intorno ai 720 milioni, il Fondo deterrà il 43%”, ha spiegato il presidente del Fitd, Salvatore Maccarrone, secondo il quale “è molto verosimile che Blackrock nominerà l’ad. Noi non desideriamo avere il controllo e opereremo perché questo effetto non si verifichi”. Tutta l’operazione si concluderà entro l’anno: il prossimo passo è l’assemblea del Fitd e quindi per il voto delle banche aderenti sulla delibera. Poi, entro il 17 maggio, sarà presentato alla Bce il piano Blackrock, che comprende tre operazioni di aumento. La prima a servizio della conversione integrale dei bond, la seconda riservata a Blackrock “per un ammontare ancora non determinato” e la terza “riservata ai soci della banca, con l’impegno che tutto l’inoptato sarà sottoscritto da gruppo Blackrock. Quindi c’è la garanzia di copertura dell’intero capitale”. Secondo Maccarrone l’intervento di Blackrock “risolve definitivamente” i problemi della banca ligure. Nella riunione del consiglio dello schema volontario del Fitd non c’è stata “nessuna posizione contraria” e in cda si è votato all’unanimità. “L’altra volta questa operazione è stata faticosa, adesso non si tratta di chiedere ai soci di mettere altro danaro, ma di modificare quello che avevano già deciso di fare e che hanno fatto. Questo significa che il sacrificio è minore”.

Nei giorni scorsi i sindacati avevano però chiesto l’intervento del governo e delle istituzioni “per la salvaguardia dei posti di lavoro e del benessere sociale” paventando che l’ingresso nel capitale di Blackrock possa aprire la strada a 2mila esuberi, lo smembramento della rete ed esternalizzazioni. Secondo Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, “un numero così elevato di esuberi, la chiusura del 50% delle filiali, la cessione a terzi della gestione degli Npl e degli Utp, non garantirebbero affatto la messa in sicurezza e il rilancio dell’istituto ma evidenzierebbero una neanche troppo nascosta intenzione di accaparrarsi soltanto il buono rimasto”.

I tre commissari straordinari avevano però risposto che le voci sugli esuberi sono “del tutto infondate” e “inutilmente allarmistiche”: “Non è vero che siano in discussione progetti di trasformare Carige in una boutique finanziaria e/o di dimezzarne i dipendenti”, hanno scritto ai dipendenti Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano.

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