Il partito socialdemocratico ha vinto con il 17,7% le elezioni politiche in Finlandia e potrebbe tornare alla guida del governo dopo 20 anni. Lo schieramento dell’ex sindacalista Antti Rinne è arrivato primo con lo 0,2% di vantaggio sulla formazione dei “Veri Finlandesi”, alleati di Matteo Salvini alle elezioni europee. Il partito centrista dell’ex premier Juha Sipilä è l’unico vero sconfitto: ha ottenuto il 13,8% dei consensi ed è la quarta forza politica dietro il partito di Coalizione Nazionale.
Questa la sintesi del risultato delle elezioni parlamentari in Finlandia. Nessuno scossone ma ancora una volta l’ipotesi di un governo di larghe intese, anche se cambierà il capofila.

Il Partito socialdemocratico guidato dall’ex ministro dell’Economia Antti Rinne ha la maggioranza relativa nel Parlamento di Helsinki avendo ottenuto 40 seggi, con una crescita dell’ 1,5% rispetto alle elezioni precedenti. Seguono i Veri Finlandesi, il Kok, i populisti di estrema destra che ottengono 39 seggi e la stessa percentuale di 4 anni fa. In terza posizione c’è il Partito di Coalizione Nazionale, il Kok, con un 17,0% che fa eleggere 38 parlamentari. Quarto è il Partito di Centro dell’ex premier Sipilä che dal 21,1 per cento delle passate elezioni passa al 13,7%: una debacle causata probabilmente dalle politiche di austerità che hanno fatto dimettere il premier per la mancata approvazione della riforma sanitaria che voleva ridurre sensibilmente i costi per la salute.

Altri quattro partiti tuttavia raccolgono percentuali significative, soprattutto a sinistra. Per esempio i Verdi ottengono l’11,5% dei consensi con una crescita di cinque seggi che li porta a 20. Prende l’8,2%, invece, l’estrema sinistra – con una parte del partito euroscettica – del Vas che partiva da un precedente del 7,2%. Ottiene il 4,5% il Partito Popolare Svedese, una forza liberale ultracentenaria che rappresenta la minoranza linguistica e che mantiene il suo numero di deputati (nove). In Parlamento anche i democristiani con 5 seggi ad un punto percentuale dal 4%.

Il Parlamento finlandese, dunque, avrà questa composizione: 40 seggi ai socialdemocratici, 39 ai Veri Finlandesi, Partito di Coalizione Nazionale con 38 deputati, Partito di Centro con 31, Verdi con 20, Alleanza di Sinistra 16, Partito Popolare svedese 9, Partito Democristiano 5. Al conto mancano 2 seggi: uno va al Movimento Ora, un partito nato dalla costola del Partito di Coalizione Nazionale. E uno va di diritto al rappresentante dell’arcipelago delle Åland, a sud della Finlandia.

Ben sei ministri del precedente governo che si erano ricandidati non sono stati eletti. Tra questi ben 5 appartengono al partito “Riforma blu”, staccatosi dalla destra dei “Veri Finlandesi” perché più moderato.

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