Ad uccidere a colpi di pistola in Slovacchia il giornalista investigativo Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kusnirova è stato un ex militare. Si chiama Miroslav Marcek ed era uno dei cinque sospettati dell’omicidio. A dare la notizia è la televisione pubblica slovacca Rtvs.

Marcek, dice l’emittente, dopo cinque ore di interrogatorio, ha confessato di essere stato lui stesso a sparare a Kuciak. Fino ad oggi l’ex soldato nel caso figurava solo come l’autista, mentre il killer veniva indicato in suo cugino Tomas Szabo. Kuciak e la sua fidanzata furono uccisi nel febbraio 2018. Dell’omicidio erano accusate cinque persone, tra le quali il mandante, l’imprenditore Marian Kocner, che continua a negare ogni addebito.

Dopo tre settimane dall’omicidio, le proteste della popolazione portarono alle dimissioni del premier Robert Fico. Kuciak, 27 anni, e la sua fidanzata sono stati trovati senza vita il 25 febbraio nella loro casa vicino Bratislava, uccisi a colpi di arma da fuoco. Il giornalista stava realizzando un’inchiesta, pubblicata poi postuma e incompleta, sulle relazioni fra imprenditori italiani sospettati di essere legati alla ‘ndrangheta e uomini politici slovacchi. La vicenda aveva dato il via a proteste in Slovacchia e altri Paesi: 40mila persone erano scese in strada a Bratislava nella più grande protesta dalla rivoluzione di vellut oche nel 1989 rovesciò il regime comunista cecoslovacco e altre manifestazioni si sono svolte in varie città slovacche, così come a Praga e Berlino.

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