Sono molto preoccupato per la mancata risposta del ministro Di Maio al comitato di redazione di Radio Radicale e faccio mia la loro richiesta”. Così il deputato di Liberi e Uguali, Pier Luigi Bersani, esordisce nel suo appello al vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che, come lamentato oggi dal cdr di Radio Radicale in un comunicato, non ha risposto alla richiesta di incontro avanzata oltre una settimana fa, in vista della scadenza della convenzione prevista per il 21 maggio. Scadenza che, rileva il cdr, “mette a rischio il proseguimento dell’attività dell’emittente”.
Intervistato dal giornalista dell’emittente, Lanfranco Palazzolo, Bersani stigmatizza il silenzio di Di Maio: “Radio Radicale negli anni si è affermata come un presidio democratico, per come ha dato una mano a trasmettere un’idea di istituzioni aperte. E mi spiace molto che il governo non abbia la sensibilità per approfondire questo tema e cercare una soluzione positiva. Quindi, mi rivolgo anch’io a Di Maio e dico: vogliamo scherzare? Non si può negare un incontro e non si può non cercare una soluzione“.
E conclude: “Credo ci sia ancora uno spazio. Qualora non ci fosse, bisognerebbe fare una riflessione profonda e una critica davvero radicale a un governo che non sente l’esigenza di tenere aperti i canali della democrazia. Sarebbe un vulnus molto serio“.

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