Toninelli? Sì sarà formato alla Cepu. E’ l’espressione più improbabile dell’arte del governo. Governare e Toninelli sono come l’acqua e il fuoco: non c’entrano proprio niente“. Così, nel suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si pronuncia sul ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, a proposito del Tav.

De Luca definisce l’analisi costi-benefici “ridicola, demenziale, una vera e propria truffa politica per una ragione totalmente ideologica”. E aggiunge: “In queste condizioni, bloccando un’opera del genere, l’Italia si farà male. E’ evidente che siamo di fronte a uno scambio politico tra Lega e M5s sul voto per il caso Diciotti e quello sul Tav. Ci stiamo coprendo di ridicolo. In Europa ci ridono appresso. Dopo 15 anni, ancora si parla di valutazione costi-benefici. E quella attuale è una cosa ridicola per tutti gli osservatori seri. Dopodiché approviamo un altro documento per continuare ad approfondire” – continua – “E che dobbiamo approfondire? Stiamo arrivando alla Fossa delle Marianne, siamo arrivati al centro della Terra a furia di approfondire. Vediamo ormai emergere elementi di ideologismo e di dilettantismo politico”.

De Luca critica poi quota 100 e il reddito di cittadinanza (“a me fa un po’ senso il termine ‘navigator’ per intendere i tutori, mi sento coinvolto, mio malgrado, in un clima di imbecillità”). E si esprime sugli arresti domiciliari dei genitori di Renzi e sul caso Diciotti-Salvini: “Renzi parla di giustizia a orologeria per i genitori? No, io non credo a questa storia della giustizia a orologeria. Dobbiamo mantenere grande freddezza e grande discrezione. La magistratura faccia il suo dovere fino in fondo e lo faccia in tempi rapidi. Nient’altro. Punto. C’è stata sicuramente una coincidenza molto particolare col voto degli iscritti M5s sul caso Diciotti. Sul voto contro Salvini” – prosegue – “io avrei riflettuto a lungo, non sarei stato convinto di votare sì all’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Il problema non è di merito, perché Salvini nel merito ha torto marcio, ma io sono per combattere le battaglie sul piano politico, non giudiziario. Sono temi delicati rispetto ai quali stanno venendo fuori tutti gli elementi di cialtroneria dei 5 Stelle, perché io posso fare questo ragionamento. I 5 Stelle no”.

E spiega: “I 5 Stelle fino a ieri hanno detto che bastava una sola richiesta della magistratura per dire automaticamente di sì al processo per un politico. Per 10 anni hanno detto queste cose. Bastava un avviso di garanzia per mettere in croce, offendere, calpestare la dignità altrui. Per 10 anni i 5 Stelle si sono comportati da animali nei confronti degli altri nostri concittadini. Oggi i 5 Stelle sono diventati causidici, azzeccagarbugli. Ho sentito il sedicente ministro della Giustizia che ha detto che hnno rispettato la legge” – continua – “E bravo Bonafede! Ci è arrivato pure lui. Ma pure quando si parlava della immunità parlamentare, c’era una legge che lo consentiva. Veramente sta emergendo un livello di cialtroneria e di capovolgimento delle posizioni che è scandaloso. E sarebbe davvero scandalosa in qualsiasi Paese civile questa situazione. Se questo è il rinnovamento dei 5 Stelle, l’Italia la chiudiamo”.

Bordata anche sulla piattaforma Rousseau: “I vertici M5s, per non decidere alla luce del sole, si sono nascosti dietro una specie di referendum, che, com’è noto, è una truffa. Prima o poi, verrà fuori anche quest’altra truffa che è la piattaforma Rousseau. Nessuno è in grado di controllare niente. Un poco alla volta, tutte le cose demenziali che abbiamo ascoltato dai 5 Stelle per 10 anni cominciano a mostrare il proprio volto”.

Battuta di De Luca sul caso delle blatte trovate all’interno dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli: “Mi hanno detto che sono scarrafoni sudamericani. Come fai a spiegare a Zaia, nel Veneto, queste cose? Cosa vuoi spiegare? Dovete farmi un monumento tra duecento anni. E’ una guerra, dobbiamo combattere anche contro elementi di grande creatività. Pensate a spiegare a un tedesco o a un inglese quello che succede qui. Ma noi andiamo avanti. Come dice il detto, ‘i cani abbaiano, la carovana passa’. Ecco, le blatte arrivano, la carovana passa. Arriveremo dove dobbiamo arrivare”.

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