Polemica fuori dalla Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato dopo il voto con cui l’organo ha detto ‘no’ al processo per Matteo Salvini, con il voto decisivo del M5s. Ad accendere il clima è stata la protesta con tanto di cartelli dei senatori del Partito democratico, con le grida rivolte al senatore M5s Mario Giarrusso. Quando i commissari sono usciti dall’Aula i senatori del Pd che protestavano nel cortile hanno cominciato a gridare “Vergogna e onestà. Giarrusso vergogna” all’indirizzo del senatore del M5s. Il quale da parte sua ha reagito facendo il gesto delle “manette”, incrociando i polsi, verso i senatori dem che lo contestavano. La protesta si è accesa poi quando Giarrusso ha detto: “Io non ho i miei genitori agli arresti domiciliari. Sono loro che dovrebbero vergognarsi per quello che hanno fatto loro e i loro parenti per distruggere l’Italia”. Il riferimento è alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto nelle ultime ore i genitori di Matteo Renzi, finiti agli arresti domiciliari.
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Diciotti, Morelli (Lega): “Voto online M5s? Metodo assolutamente contestabile. Tav? Lo vogliono gli italiani”

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Diciotti, Giarrusso (M5s) mima le manette rivolto ai senatori Pd. Scoppia la bagarre: “Buffone, vergogna”

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