“Abbiamo consegnato l’analisi costi-benefici sul Tav“. L’annuncio è stato dal professore Marco Ponti, membro della commissione incaricata dal ministero delle Infrastrutture, durante una diretta di Sky Tg24. L’analisi costi-benefici ha fatto un sunto sulla bontà o meno degli investimenti e contribuirà alla decisione, come già accaduto con il Terzo Valico, assieme a una parte tecnico-giuridica che valuta le questioni relative a possibili sanzioni, ricorsi, lucro cessante e costo insorgente in caso di stop ai lavori.

I tempi per arrivare a una decisione sul Tav rimangono però quelli indicati dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno. Quindi il governo deciderà “prima delle Europee“. È quanto fanno intendere fonti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti precisando che “il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force è una bozza preliminare di analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione e che è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero”. In ogni caso, ribadiscono appunto le fonti, l’analisi di carattere tecnico-economico e la parallela analisi giuridica, “come da tempo anticipato, andranno doverosamente condivise con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo, prima della loro pubblicazione”.

“L’analisi – ha detto Ponti – vale per la collettività e quindi riguarda tutta l’opera, la parte italiana, tutti i soggetti sociali implicati, gli utenti, le imprese, lo Stato, la sicurezza e gli effetti occupazionali”. Martedì il ministro Danilo Toninelli aveva ribadito che l’unica grande opera al momento “congelata” è proprio la Torino-Lione e preannunciato l’imminente arrivo dell’analisi.

Sabato, intanto, al flash mob ‘Sì Tav’ organizzato a Torino saranno presenti, tra gli oltre 60 sindaci, anche quelli della Lega che sfileranno accanto ai colleghi del Pd: tutti rigorosamente senza fascia, senza gonfalone e senza bandiere di partito, ma uniti per ribadire l’importanza dell’opera. “A questo punto non c’è più alcuna ragione per differire una decisione: il governo ci faccia sapere in fretta cosa intende fare”, commenta il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. “Per parte mia – aggiunge il governatore – sabato prossimo parteciperò alla manifestazione torinese Sì Tav per sottolineare la necessità, senza ulteriori indugi, di una decisione favorevole alla sua realizzazione”.

“Stiamo congelando la Torino-Lione perché costa più di 20 miliardi“, aveva ricordato Toninelli martedì. E il suo ministero aveva snocciolato i numeri: 9,6 miliardi attualizzati (Cipe 2017) più 1,4 miliardi di studi, indagini geognostiche e gallerie esplorative (lavori già effettuati e con un consistente contributo europeo di circa 600 milioni in capo all’Unione europea) per il tunnel di base. Cifre che, invece, secondo il presidente Chiamparino sono precedenti all’accordo internazionale del 2012 “che ha di fatto dimezzato i costi dell’opera”.

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