Renzi e Boschi sul caso del padre di Di Maio? E’ stato un autogol. Un conto è un’indagine sul più grande appalto d’Europa, che si cercava di alterare, una banca che è crollata con migliaia di risparmiatori fregati e un suicidio. Qualcuno se n’era dimenticato e loro sono riusciti a far ricordare quelle cose”. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel corso di Dimartedì (La7). E aggiunge: “C’è sempre questo refrain dei 5 Stelle, i quali, ogni volta che capita qualcosa al movimento, ripetono: ‘E allora il Pd?’. In questo caso è stato il Pd a dire: ‘E allora noi?’. Antonio Ricci sul caso del padre di Di Maio ha detto: ‘Beati i giustizialisti perché saranno giustiziati’? Questa storia è un modo per far credere alla gente che siano tutti uguali, sporchi e ladri. A me sembra una novità vedere un vicepremier che fa 4 interviste alle Iene, mentre i predecessori facevano cacciare i giornalisti a pedate o li minacciavano“.

Travaglio poi si pronuncia sugli appelli recenti di Renzi (“La sinistra chieda scusa a Berlusconi, viste le leggi ad personam che sta facendo Salvini): “A Salvini si possono rimproverare tante cose, ma finora ha fatto una sola legge, il dl sicurezza. Non è una legge ad personam, ma, secondo me, è profondamente sbagliata. La legge ad personam a cui si riferisce Renzi è una legge che ha fatto il Pd con Gentiloni, quella che svuota praticamente il reato di appropriazione indebita. E, dato che vale per tutti, ne beneficia Bossi, perché Salvini nel processo sui fondi della Lega ha querelato solo il tesoriere Belsito, ma non Bossi. E quindi Bossi ne uscirà pulito per una legge fatta dal Pd“.

Il direttore del Fatto chiosa: “Le scuse che Renzi vuole dalla sinistra a Berlusconi? E’ un coming out. Questo è il punto finale della parabola di due fidanzati che non osavano avvertire i rispettivi familiari sul fatto che stessero insieme, perché le famiglie non volevano. E quindi facevano ginocchietto, piedino, toccatine clandestine per anni. Adesso finalmente sono usciti allo scoperto. La pensano allo stesso modo e si amano. Il problema è che prima, amandosi, facevano danni devastanti perché avevano i numeri. Ora sono come due squadre di serie C che pensano di tornare in serie A, mettendosi insieme“.

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