Luigi Di Maio e la sorella Rosalba, come anticipato a il Fatto Quotidiano, hanno firmato la messa in liquidazione dell’Ardima Srl, l’azienda di famiglia al centro delle polemiche dopo i servizi de le Iene. E’ stato quindi nominato “liquidatore con tutti i poteri di legge Di Maio Giuseppe”, ovvero il fratello del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Dall’atto si evincono “le ragioni per le quali risulta conveniente e opportuno sciogliere anticipatamente la società e porla in liquidazione. In particolare – risulta all’agenzia Adnkronos dall’atto – la prolungata inattività rende necessario procedere allo scioglimento anticipato”.

Il 3 dicembre, dopo che le Iene in puntata hanno mostrato alcune immagini satellitari con i quattro edifici abusivi e una villetta con piscina gonfiabile (dove secondo Di Maio c’era una stalla), il padre del vicepremier ha registrato un messaggio su Facebook con cui si è scusato “per gli errori che ha commesso”. E ha ribadito il fatto che sarebbe l’unico responsabile delle irregolarità.

Il Partito democratico ha fatto sapere di aver presentato un esposto nei confronti del vicepremier Luigi Di Maio. Sul tema è intervenuto anche il leader del Carroccio Matteo Salvini: “Sostegno a Luigi Di Maio vittima di attacchi di ogni tipo: il padre, la madre, basta. Chiedo agli italiani: ‘giudicateci dai fatti, dai risultati, dagli obiettivi raggiunti, senza sbirciare dal buco della serratura’”.

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