É stato ritrovato, senza vita, anche il corpo di Nicolò, il bambino di due anni disperso dal 4 ottobre a causa dei nubifragi che hanno colpito la Calabria e in cui erano morti la mamma e il fratellino di 7 anni. Sono stati i Vigili del Fuoco e la protezione civile regionale a ritrovare il corpo di Nicolò, a circa 500 metri dal luogo in cui i soccorritori avevano recuperato i corpi degli altri due familiari, vicino a Lamezia Terme.

La mamma e il fratello maggiore erano stati rintracciati nel greto di un fiume, mentre Nicolò risultava disperso. Le ricerche erano partite immediatamente ed erano affidate ai vigili del fuoco, con il supporto anche di un cane molecolare del Soccorso Alpino. La vettura della famiglia era stata ritrovata impantanata sul cavalcavia che collega San Pietro Lametino a San Pietro a Maida. Secondo quanto ricostruito, la donna stava rientrando a Gizzeria quando attorno alle 20.30 si sono perse le sue tracce dopo una telefonata al marito.

La famiglia era rimasta vittima dei forti nubifragi che a inizio ottobre hanno colpito la Calabria. I dati della Protezione civile dicono che sono caduti 300 millimetri d’acqua in sole sei ore. Due morti, oggi diventati tre, un ponte crollato sulla strada Provinciale 19 e il torrente Cantagalli esondato sono i risultati delle violente piogge. Alcune famiglie sono state evacuate a causa delle esondazioni e del rischio frane, soprattutto nella provincia di Catanzaro, ma i danni hanno toccato tutte le province, con voli cancellati e strade statali e tratti ferroviari chiusi.

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