Da componente di governo si era battuto sempre contro la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e l’introduzione della discussione nel Jobs act dei governi del Pd. Anche per questo – nel corso delle peripezie di questi anni del Partito Democratico – all’ultimo congresso, insieme ad altri uomini di fiducia dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, si è ritrovato a sostenere Andrea Orlando come segretario. Quella battaglia, come d’altra parte quella dell’articolo 18, andò persa, ma Carlo Dell’Aringa – morto ieri sera a 77 anni – è entrato costantemente nel dibattito sulla legislazione del mondo del lavoro. Tra le altre cose Dell’Aringa è stato anche uno degli estensori del cosiddetto “Libro bianco” sul mercato del lavoro in Italia su cui si basò poi la Legge Biagi del 2003, approvata dal centrodestra. Ma sull’articolo 18 fu sempre chiaro, fino all’ultimo, fino alla discussione dentro al Pd: va evitata una “battaglia inutile” disse, perché eliminarlo servirà a poco.

“Apprendo ora, affranto, la notizia della scomparsa di Carlo Dell’Aringa, grande economista, uomo perbene, amico vero” twitta Letta. “Se ne è andato Carlo Dell’Aringa – scrive l’ex ministro Orlando – una persona squisita ed intelligente. Un uomo mite ed acuto, uno studioso autorevole ed equilibrato. Ho avuto l’onore della sua stima e del suo sostegno in quella che è stata la sua ultima battaglia politica. Ciao Carlo grazie per ciò che sei stato ed hai saputo dare”. “Stasera siamo davvero tristi: è venuto a mancare improvvisamente Carlo Dell’Aringa, studioso rigoroso, uomo di tempra nei contenuti e mite nei modi e stimato collega nella scorsa legislatura. La terra ti sia lieve Carlo” commenta l’ex vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dagli avversari politici, come Renato Brunetta: “Grande professore, grande amico. Compagno di tante battaglie. Mi mancherà, ci mancherà”. “Dell’Aringa era una persona riservata e schiva, sempre corretta e rispettosa degli altri – ha scritto Giuliano Cazzola, economista ed ex parlamentare del Pdl – Mancherà al Paese una voce autorevole capace di farsi sentire in mezzo allo starnazzare delle oche”.

Nato a Sermide (in provincia di Mantova), Carlo Dell’Aringa avrebbe compiuto 78 anni il 23 novembre. Economista ed esperto del diritto del Lavoro, nel 2013 aveva accettato la proposta del segretario Pierluigi Bersani di candidarsi con il Pd alla Camera. Dopo che pochi anni prima il suo nome era circolato come possibile ministro del Lavoro del governo Monti, entrò – da parlamentare – nel governo di Enrico Letta all’epoca diventò sottosegretario al Lavoro con ministro Enrico Giovannini, ma non fu riconfermato quando a Palazzo Chigi arrivò Matteo Renzi. Dell’Aringa era stato professore straordinario di economia politica a Ferrara e poi docente della stessa materia alla Cattolica, fino alla pensione.

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