Silvio Berlusconi è vicinissimo al Monza. Non alla città, in cui ha da sempre la residenza, ma alla squadra di calcio: quella S.S. Monza che è stato dichiarato fallito non più di tre anni fa e poi rifondato e rilanciato da Nicola Colombo, figlio di Felice, a capo del Milan tra il 1977 e il 1980. E quello tra i rossoneri di Milano e i biancorossi brianzoli è un legame che passa anche per un altro personaggio: Adriano Galliani, monzese di nascita, già ds e vicepresidente della squadra tra il 1984 e il 1986 prima di passare al Milan, pronto ad accompagnare il suo amico e socio nella nuova avventura nel mondo del calcio.

Era il 13 aprile 2017 quando Berlusconi e Galliani lasciavano definitivamente il club che avevano portato ad essere il più titolato al mondo, consegnato dopo una lunga e sofferta trattativa nelle mani del manager cinese Li Yonghong. Più di un anno dopo, il quattro volte Presidente del Consiglio è pronto a diventare azionista di maggioranza del club brianzolo. Secondo il Corriere dello Sport, si tratta solo di aspettare i tempi tecnici della due diligence, poi l’ex presidente e l’ex ad di via Turati diverranno proprietari del 70% del capitale societario. Berlusconi – la cui residenza, villa san Martino ad Arcore, si trova a soli 7 km dallo stadio Brianteo – potrebbe assumere la presidenza onoraria, mentre Galliani avrebbe, al suo solito, un ruolo  manageriale. Trattativa confermata dall’attuale patron Colombo, che ai microfoni di Tutti convocati  su Radio 24 dichiara: “Sarà un onore avere come socio il gruppo Fininvest”. Lui, comunque, avrebbe intenzione di rimanere proprietario del 30% delle quote. “Monza non è mai stata in Serie A in 106 anni di storia, spero che questo possa essere un obiettivo da condividere con nuovi soci”, ha detto.

E in effetti, i biancorossi hanno disputato la bellezza di 38 campionati in serie B senza mai arrivare in massima serie. Al punto da detenere il curioso record di club con più apparizioni in B senza mai ottenere una promozione. Anche la serie cadetta, comunque, manca da parecchio: l’ultima stagione disputata è quella 2000/2001, conclusa con il terzultimo posto e la retrocessione. E tra i tifosi brianzoli, com’è ovvio, le fantasie volano libere. Sognano un club “sul modello Sassuolo”, che a dispetto della dimensione provinciale possa ottenere grandi risultati grazie agli investimenti, riporta il Cittadino, quotidiano di Monza. Ma i supporter più diffidenti temono di trasformarsi in una succursale del Milan: costretti a una vita di Serie B senza poter ambire a nulla in più, perchè soffocati dalla casa madre. “Non potremmo accettare di essere un Milan B“, fanno sapere.

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