Autostrade per l’Italia ha versato i primi contributi per le necessità di base alle famiglie di Genova costrette ad abbandonare le proprie abitazioni dopo il crollo del Ponte Morandi il 14 agosto. Per ora sono 74 le famiglie che hanno ricevuto il contributo: la società ha fatto sapere che per ora sono stati versati 714mila euro, ma la cifra è destinata ad aumentare. Già lunedì mattina, ha comunicato la società, andranno in pagamento altri 90 bonifici già predisposti, raggiungendo così la cifra di 1,5 milioni di euro.

Le famiglie di sfollati che si sono rivolte ai due punti di contatto aperti da Autostrade per l’Italia a Genova presso il Centro civico Buranello e la Scuola Caffaro, sono in totale 173, cioè il 70% delle 252 famiglie genovesi che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dopo la il crollo del viadotto. Molte di queste non ha avuto tempo e modo di rientrare a casa per recuperare almeno alcuni dei loro oggetti. Non solo ricordi personali, ma anche e sopratutto beni di prima necessità: questi cittadini non hanno mai smesso di far sentire la loro voce, creando una vera e propria comunità. Risale a pochi giorni fa la prima assemblea degli sfollati, in cui oltre 500 partecipanti hanno incontrato le istituzioni locali (gli assessori Fassio Piocicchi per il Comune, Cavo e Scajola per la Regione)  per denunciare la gravità della situazione.

Nel frattempo, la società Autostrade continua a raccogliere – in collaborazione con il comune di Genova e la regione Liguria – le dichiarazioni dei nuclei familiari nei due punti di contatto, per cercare di soddisfare le primissime necessità delle vittime della tragedia. I contributi erogati da Autostrade per l’Italia – che a seconda del numero dei componenti della famiglia richiedente variano da 8mila a 12mila euro – si aggiungono agli indennizzi che spetteranno alle famiglie che hanno perso la casa e a quelle delle vittime e dei feriti. “I contributi – fa sapere Autostrade – sono erogati in media dopo 24 ore dalla richiesta: agli interessati è richiesto soltanto di compilare un modulo estremamente semplificato. Sulle poche richieste non ancora soddisfatte – continua la società – sono in corso accertamenti in collaborazione con gli uffici del comune”.

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