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Salento, giovane ucciso con un colpo di pistola alla tempia. Gli investigatori: “Esecuzione in stile mafioso”

Il corpo del ragazzo è stato travolto e schiacciato da un’automobile, probabilmente quella degli assassini, che si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Si indaga su possibili legami con l'omicidio di Manuele Cesari avvenuto lo scorso marzo
Salento, giovane ucciso con un colpo di pistola alla tempia. Gli investigatori: “Esecuzione in stile mafioso”
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Un giovane è stato ucciso con un colpo di pistola alla tempia la scorsa notte nelle campagne tra Melissano e Ugento, nel Salento. Secondo i carabinieri che indagano sull’omicidio si tratta di un’esecuzione in stile mafioso. La vittima è Francesco Fasano, 22enne senza precedenti penali, ma negli ultimi tempi finito nel mirino degli investigatori per le sue frequentazioni con personaggi legati alla criminalità e al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Il corpo del ragazzo è stato trovato verso mezzanotte da un automobilista di passaggio che ha allertato le forze dell’ordine. Fasano è anche stato travolto e schiacciato da un’automobile, probabilmente quella degli assassini, che si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Quello del giovane è il secondo omicidio a Melissano negli ultimi quattro mesi. A marzo, infatti, a pochi chilometri dal luogo dell’esecuzione di Fasano era stato ucciso Manuele Cesari, 37enne pregiudicato con precedenti legati allo spaccio di droga assassinato con tre colpi di arma da fuoco sparati da due persone a bordo di un’auto in corsa.

Due omicidi in classico stile mafioso sui quali – al momento – gli inquirenti non si sbilanciano, senza però escludere categoricamente la possibilità che siano collegati. Nel paese salentino, infatti, lo scorso anno è stato smantellato il clan egemone e gli investigatori ipotizzano che siano in corso attriti tra personaggi emergenti della malavita per il controllo della piazza di spaccio. “Ho riportato le nostre preoccupazioni al viceprefetto Guido Aprea – ha affermato il sindaco Alessandro Conte all’emittente televisiva locale Telerama – e mi ha rassicurato che gli inquirenti sono sul pezzo e lo erano già dall’altro omicidio. Se convocato un tavolo ho chiesto di essere presente, perché sul territorio ci siamo noi e filtriamo le istanze. Il paese è sotto sopra per quanto successo”.

L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi della Dda e il pm Stefania Mininni. Nelle scorse ore, dopo diverse perquisizioni in casa di personaggi legati alla malavita locale, i carabinieri hanno condotto tre giovani in caserma per ascoltarli. Nel frattempo,  la Ford Fiesta di colore grigio intestata ad un pregiudicato locale a bordo della quale Fasano sarebbe giunto sul luogo del delitto – e lì ritrovata – è stata sequestrata dagli inquirenti.

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