È stato salvato lo speleologo infortunatosi all’interno della Grotta della Mottera, in Alta Val Corsaglia, nel Cuneese. Dopo un intervento di oltre 36 ore, i tecnici del soccorso alpino e speleologico nazionale – un centinaio quelli che si sono alternati nelle operazioni – lo hanno estratto dalla grotta. Imbarcato col verricello in elicottero, l’uomo è stato ricoverato in codice giallo all’ospedale di Cuneo.

L’operazione di soccorso è stata impegnativa e complicata, tanto che il termine era previsto all’alba di lunedì ma l’intervento è durato svariate ore in più. L’uomo, che nella caduta ha riportato lesioni multiple ma non è in pericolo di vita, è stato caricato su una barella che poi trascinata lentamente, a mezza altezza, attraverso un sistema di carrucole e teleferiche allestito per l’occasione.  Per superare il salto di roccia di 80 metri è stato necessario allestire un’ultima calata con le corde, verso una radura adatta al recupero col verricello da parte dell’eliambulanza del 118.

L’incidente era avvenuto attorno alle 18 di sabato quando Gianluca Ghiglia, presidente dello speleoclub Tanaro, di Garessio, è precipitato nella Grotta della Mottera e vi è rimasto intrappolato. Sul posto sono arrivati i primi operatori del Cnsas (Soccorso alpino e speleologico) e poi i venti ‘alpini’ della Delegazione di Mondovì hanno portato in salvo i componenti della spedizione. Con il passare delle ore si sono mobilitate squadre dalla vicina Liguria, poi dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Lombardia e dalla Toscana.

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