Il presidente incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato il Quirinale senza sciogliere la riserva. Un nuovo incontro è stato fissato per la mattina del 30 maggio. È un ennesimo, piccolo, colpo di scena in una crisi che prosegue per l’86esimo giorno. Una situazione ulteriormente sospesa in ore di altissima tensione, dopo le settimane di estenuanti consultazioni e trattative tra i partiti, il tentativo di formazione di un governo M5s-Lega e lo scontro istituzionale senza precedenti tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e i partiti della possibile maggioranza quando il presidente si è rifiutato di firmare la nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia.

Sembrava pacifico che Cottarelli uscisse dall’incontro con il presidente della Repubblica con la lista dei ministri del “governo di servizio” che avrebbe dovuto portare il Paese alle elezioni, pur bocciato dal Parlamento: tutti i partiti, infatti, hanno annunciato di non votare la fiducia, non solo M5s, Lega, Forza Italia che hanno espresso voto contrario ma anche il Pd che ha annunciato l’astensione. Il Quirinale ha chiarito che “Cottarelli ha semplicemente bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista dei ministri. Nessuno ha parlato di rinuncia”. E’ probabile che proprio il fatto che il governo avrà vita breve, che tutti i partiti chiedono di elezioni il prima possibile e che per giunta potrebbe vedere un numero di sì alla fiducia vicino allo zero la lista di personalità chiamate a raccolta da Cottarelli (e dal Quirinale) potrebbe aver subito cambiamenti. Tra i nomi possibili dell’esecutivo ci sono l’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini, l’ex ministra della Giustizia Paola Severino, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi, il prefetto Francesco Paolo Tronca, la segretaria generale della Farnesina Elisabetta Belloni.

Il fatto che Cottarelli avesse lasciato il Colle senza sciogliere la riserva sembrava poter essere legato in un primo momento alle prese di posizioni di vari partiti – soprattutto M5s e Pd, nelle persone di Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini (coordinatore della segreteria) – per andare subito alle elezioni, già alla fine di luglio. Anche la Lega, con l’intervento al Senato del capogruppo Gianmarco Centinaio, ha assicurato che “siamo pronti a votare subito”. Peraltro l’accelerazione si è sviluppata in Parlamento, con un dialogo acceso dal capogruppo del Pd Andrea Marcucci

Le due cose – la nascita del governo “di servizio” guidato da Cottarelli e le elezioni anticipate già il 29 luglio – possono non essere affatto in contraddizione e, anzi, l’orizzonte sempre più corto dell’esecutivo “neutrale” proposto dal presidente della Repubblica potrebbe aver scoraggiato alcune delle personalità che erano state inserite in un primo schema di squadra.

CRONACA ORA PER ORA

Ore 21.35 – Di Maio: “Pronti a rivedere nostra posizione, parta nostro governo”
“Siamo pronti a rivedere la nostra posizione, se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo, ma ora si rispetti la volontà del popolo perchè noi l’Italia la vogliamo salvare. Un maggioranza c’è in parlamento, fatelo partire quel governo, basta mezzucci perchè di governi tecnici e istituzionali non ne vogliamo”. Lo ha detto Luigi Di Maio parlando a Napoli.

Ore 21.00 – Di Maio: “Si rispetti volontà del popolo”
Il punto non è un nome diverso da Savona, il punto è chi la pensa in modo critico. Noi siamo pronti a rivedere la nostra posizione, se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo. Ma ora si rispetti la volontà del popolo perche noi l’Italia la vogliamo salvare”. Così dal palco di Napoli Luigi di Maio, leader del M5s.
Di Maio ha chiesto il sostegno della piazza. “Non saranno trecento parlamentari del Movimento a risolvere il problema ma piazze come questa di stasera”.

Ore 20.53 – Di Maio: “Una maggioranza in Parlamento c’é”
“Una maggioranza in Parlamento c’è, si faccia un governo senza ricorrere a mezzucci. Noi siamo pronti a collaborare con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma sempre attraverso un percorso coerente con le nostre idee”. Lo afferma il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, durante un’iniziativa a Napoli.

20.35 – Bersani: “Vediamo se Cottarelli troverà ministri”
Vedremo se Cottarelli troverà questi ministri tecnici perchè immagino non sia facile per lui trovare persone che accettino tutte le incompatibilità che prevede la carica di ministro per una missione che dura qualche settimana p qualche mese. Quindi aspettiamo domani”.Lo afferma Pier Luigi Bersani a Di Martedì su La7.(

20.34 – Di Maio: “Cottarelli? Nessuno lo sostiene”
“Cottarelli è andato al Quirinale di nuovo e se ne è tornato, non c’è stato un solo gruppo parlamentare che ha detto che lo sostiene, perché tutti sanno che se fanno partire un altro governo tecnico non prendono zero ma meno dieci, meno venti”: l

20.17 – Salvini: “Legge elettorale? Certo ma ci vuole parlamento che la faccia”
Certo, ma ci vuole un parlamento che lo faccia”. Lo ha detto Matteo Salvini a Di Martedì a chi gli chiede se sarebbe d’accordo a modificare la legge elettorale introducendo un premio di maggioranza. Per questo, ha aggiunto, occorre che parta il lavoro delle commission

20.15 – Impeachment? Prendo atto che Salvini non lo vuole.
“Per quanto riguarda l’impeachment prendo atto che Salvini non lo vuole fare e ne risponderà lui come cuor di leone ma purtroppo non è più sul tavolo perché Salvini non lo vuole fare e ci vuole la maggioranza”. Lo ha detto il M5s Luigi Di Maio al suo arrivo a Napoli per un appuntamento in piazza rispondendo ai cronisti.

20.10 – Di Maio a Napoli: “Spero voto prima possibile ma pronti a collaborare con Mattarella”.
“Spero nel voto prima possibile” ma siamo consapevoli che “la situazione è difficile” e “siamo disponibili a collaborare con il presidente della Repubblica per risolvere la crisi”.

20 – Salvini: “I presidenti delle Camere facciano insediare le commissioni”
“Io come segretario della Lega e come parlamentare che non vuole stare a guardare chiedo e richiedo ai presidenti di Camera e Senato di insediare le commissioni così un pezzo di legge Fornero lo può smontare il Parlamento, possiamo fare il taglio di vitalizi e alcune tasse. L’unica cosa che non consento è che in attesa di capire cosa fa Cottarelli e dove va Mattarella gli italiani hanno un parlamento che non lavora”. Lo afferma Matteo Salvini, leader della Lega a Di Martedì su La7.

19.50 – Oettinger: “Mi scuso”
“Rispetto completamente la volontà degli elettori, siano di sinistra, di destra o di centro, in ogni paese. Riferendomi agli attuali sviluppi del mercato in Italia, non intendevo mancare di rispetto e per questo mi scuso”. Lo afferma in una nota il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettineger, finito nella bufera per le dichiarazioni rilasciate in un’intervista all’emittente tedesca Dwelle. “L’Italia, come membro fondatore, ha ricoperto e ricopre un ruolo importante per l’integrazione europea e spero che continuerà lungo questa strada”, afferma il commissario nella nota.

19.01 – Salvini: “Prima si vota e meglio è”
“Non vorrei rompere le scatole agli italiani almeno nel mese di agosto. La cosa certa è che non possiamo avere un governo fantasma che magari aumenta l’Iva e aumenta le tasse sulla benzina e che poi se ne va indisturbato dopo 3-4 mesi. Da questo punto di vista prima è meglio è, sperando che non si voti a Ferragosto”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a Di Martedì.

18.44 – Cottarelli ha lasciato Montecitorio
Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato Montecitorio.

18.38 – Cottarelli: “Non ci vorrà molto”
“Stiamo approfondendo alcune questioni sulla lista dei ministri, ma non ci vorrà molto”. Lo afferma Carlo Cottarelli entrando alla Camera.

18.38 – Al via riunione capigruppo M5s-Lega
Al via la riunione dei capigruppo di M5S e Lega al Senato. Presenti Danilo Toninelli e Giulia Grillo per i Cinquestelle, Gian Marco Centinaio per il Carroccio. Atteso Giancarlo Giorgetti. All’ordine del giorno le proposte politiche da portare avanti nelle commissioni, qualora si avviino.

18.32 – Cottarelli: “Stiamo approfondendo alcune questioni sui ministri”
“Stiamo approfondendo alcune questioni sulla lista dei ministri”. Lo afferma all’Adnkronos il presidente incaricato Carlo Cottarelli.

18.20 – Quirinale: “Cottarelli ha bisogno di più tempo per la lista. Nessuno ha parlato di rinuncia”
Carlo Cottarelli ha semplicemente bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista e nessuno ha parlato di rinuncia all’incarico. E’ quanto osservano fonti del Quirinale replicando a quanti gli chiedono se il premier incaricato stia valutando una sua rinuncia al tentativo di formare un governo.

18.04 – Savona: “Non c’è possibilità di default del debito italiano”
“Non c’è alcuna possibilità di default del debito pubblico italiano. Lo devono capire”. Lo dice l’economista Paolo Savona in un commento a List, il giornale online fondato da Mario Sechi, commentando lo scenario di mercato.

17.51 – Ipotesi voto 29 luglio mette in stand by Cottarelli
Il pressing generale per il voto a fine luglio ha messo in stand by Carlo Cottarelli. Nel corso dell’incontro al Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato ha fatto il punto della situazione con il Capo dello Stato che ha deciso di prendere tempo per valutare fino a che punto ci sia convergenza tra le forze politiche per elezioni entro luglio. Un giro di consultazioni rapido e informale che coinvolgerebbe lo stesso Cottarelli, che poi andrebbe a riferire al presidente della Repubblica entro domani mattina. L’ipotesi su cui si discute riguarderebbe il voto il 29 luglio.

17.44 – Centinaio (Lega): “Pronti a votare subito”
“Siamo pronti a votare subito e vi manderemo ancora una volta a casa. Votiamo subito, Marcucci, e confrontiamoci e scontriamoci. Diventerete come i panda”. Così il capogruppo dei senatori della Lega Gian Marco Centinaio, replicando in aula al capogruppo Pd Andrea Marcucci a palazzo Madama.

17.41 – Fonti parlamentari: “Cottarelli vicino alla rinuncia, elezioni a fine luglio”
Carlo Cottarelli sarebbe a un passo dal rimettere il mandato. Lo si apprende da fonti parlamentari, che spiegano che a questo punto si andrebbe al voto a fine luglio, probabilmente il 29.

17.24 – Mattarella e Cottarelli si rivedranno domattina

17.19 – Cottarelli lascia il Quirinale e torna alla Camera
Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato il Palazzo del Quirinale per fare rientro alla Camera.

16.56 – Di Maio: “Ok voto prima possibile”
“Per me va bene prima possibile”. Risponde così il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ai cronisti lasciando la Camera, ai cronisti che gli chiedevano se per i pentastellati vada bene votare anche a fine luglio.

16.52 – AdnKronos: “Ricciardi (Iss) ministro della Salute”
Sarebbe Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, il nome indicato – a quanto apprende l’Adnkronos Salute – come prossimo ministro della Salute nella lista dei ministri appena portata al Colle dal premier incaricato Carlo Cottarelli.

16.51 – Scambio Casellati-Toninelli: “Tenga fuori il capo dello Stato”, “E’ responsabile”
“Tenga fuori il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati al capogruppo del Senato Danilo Toninelli che in Aula è intervenuto parlando di quanto è avvenuto negli ultimi giorni e dell’atteggiamento del Capo dello Stato. “Io tengo fuori il presidente della Repubblica – è la replica – ma non le sue responsabilità”.

16.50 – Toninelli: “Dobbiamo tornare al voto il prima possibile”
“Il M5s non molla, non illudetevi. Anzi, ci state rafforzando ogni giorno di più. Dobbiamo tornare al voto, dobbiamo farlo il prima possibile. E dobbiamo finalmente, dopo quello che è accaduto, segnare il riscatto di milioni e milioni di italiani”. Lo dice Danilo Toninelli, capogruppo M5s al Senato, parlando in Aula. “L’Italia merita rispetto, il popolo italiano merita rispetto. E merita di poter incidere perché lo prevede la Costituzione, sul processo politico, esercitando il suo diritto di voto”, aggiunge.

16.49 – Toninelli: “Veto Mattarella inaccettabile”
“Noi non possiamo accettare intimidazioni ma qualcuno lo ha fatto: come è possibile che un presidente della Repubblica esprima un giudizio non sull’adeguatezza di un possibile ministro ma sulle sue idee”. Così il capogruppo del M5S al Senato Danilo Toninelli parlando in Aula al Senato definendo “inaccettabile il veto posto dal Capo dello Stato”.

16.40 – Marcucci: “Ok a voto a luglio”
Il voto a luglio “si può fare se c’è l’accordo tra i partiti. Evidentemente dopo la fiducia deve esserci lo scioglimento delle Camere”. Lo dice il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, interpellato in transatlantico a Palazzo Madama. Per gli italiani all’estero “il governo può fare un decreto”, aggiunge a chi lo interpella.

16.30 – Cottarelli è arrivato al Quirinale
Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli è arrivato in un’auto istituzionale al Quirinale.

16.23 – Salvini: “Due giugno festa della Repubblica, ma poco da festeggiare”
“Due giugno festa della Repubblica, ma c’è molto poco da festeggiare: Io sarò in mezzo ai cittadini, non nelle feste o nelle parate”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb. “Ora sbaglia chi restituisce la tessera elettorale, andiamo avanti e torneremo a vincere”.

16.22 – Cottarelli lascia Montecitorio diretto al Quirinale
Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato Palazzo Montecitorio diretto al Quirinale.

16.21 – Salvini: “Cottarelli? Da Mr 18mila euro neanche una chiamata”
“Il cosiddetto presidente incaricato, mister 18mila euro al mese, non mi ha fatto neanche un colpo di telefono. Lo spread sale, la crisi è nera e noi che abbiamo preso milioni di voti stiamo sul tetto”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb.

16.15 – Nel Pd cresce il fronte per elezioni entro agosto
Nel Pd sta crescendo il fronte di chi pensa che a questo punto sia meglio andare alle elezioni il prima possibile entro agosto. In questo senso si sono espressi pubblicamente Andrea Orlando e Lorenzo Guerini ma, a quanto si apprende, in molti sono d’accordo. Una riflessione è in corso e probabilmente se ne discuterà nella direzione che si svolgerà prima del voto di fiducia al governo Cottarelli.

16.15 – Rappresentanza Italia all’Ue: “Nessuna lezione all’Ue”
“Gli elettori italiani non hanno bisogno di nessuna lezione, libere elezioni e democrazia sono valori europei fondamentali”. Così su Twitter la rappresentanza permanente dell’Italia presso la Ue risponde in inglese alle dichiarazioni del commissario Oettinger. “La democrazia italiana deve essere rispettata da tutti, come sempre nella nostra storia repubblicana, gli italiani voteranno in modo libero e indipendente”, aggiunge in un secondo tweet che si conclude con l’hashtag #respectmycountry, ‘rispetta il mio Paesè.

16.13 – Salvini: “Mattarella ha sbagliato, ma no a insulti e minacce”
“Chi insulta e minaccia Mattarella non fa parte del futuro del mio Paese, ma Mattarella ha sbagliato, voleva difendere il risparmio ma ha ottenuto l’effetto contrario: oggi un governo in carica avrebbe affrontato meglio una crisi finanziaria”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb.

16.12 – Salvini: “Oettinger si dimetta”
“Chi insulta il mio popolo dicendo che i mercati insegneranno agli italiani a votare deve dimettersi immediatamente”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb, chiedendo la testa del Commissario Oettinger.

16.08 – Salvini alle agenzie di rating: “Non vogliamo disastro del Paese”
“Alle agenzie di rating dico che la Lega non vuole il disastro del Paese: con il nostro governo, investire in Italia converrà, ma con le buone maniere”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb.

16.06 – Washington Post: “I populisti italiani si vendicheranno sull’Europa”
“I populisti italiani bloccati potrebbero vendicarsi sull’Europa”. Con questo titolo il Washington Post dedica una analisi ai recenti sviluppi politici in Italia, sottolineando che la possibilità di elezioni “attesa per l’autunno o per l’inizio del prossimo anno, si prospetta come una battaglia sul futuro dell’Italia in Europa”.

16.03 – Osservatore Romano: “Attacchi ripugnanti a Mattarella”
“Sono il frutto dell’arroventato clima politico di questi giorni gli attacchi, spesso ripugnanti, rivolti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella soprattutto attraverso le reti sociali. Oltre a ingiurie, a volte contenenti ignobili riferimenti al fratello Piersanti, assassinato dalla mafia, il capo dello stato italiano è stato fatto oggetto di vere e proprie minacce di morte, tanto che la polizia postale ha avviato un monitoraggio della rete con l’obiettivo di segnalare all’autorità giudiziaria gli autori dei messaggi più violenti”. Così l’Osservatore Romano.

15.55 – Portavoce Juncker: “Da Oettinger commento sconsiderato”
“Juncker è stato informato di questo commento sconsiderato, e mi ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale della Commissione: compete agli italiani e soltanto a loro decidere sul futuro del loro paese, a nessun altro”: così il portavoce del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker a proposito dei commenti di Oettinger.

15.38 – Orlando: “Elezioni da fissare prima di agosto”
Quello guidato da Carlo Cottarelli “è un governo di servizio che deve avere la massima neutralità e fare un passaggio breve perché credo che le elezioni vadano fissate il prima possibile, se possibile anche prima della pausa estiva di agosto”. Lo afferma Andrea Orlando, ministro della Giustizia uscente e esponente della minoranza Pd.

15.29 – Cgil, Cisl e Uil ragionano su iniziativa a sostegno di Mattarella
Cgil, Cisl e Uil stanno ragionando su una iniziativa congiunta a sostegno del capo dello Stato, Sergio Mattarella. A parlarne è il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, in una lettera agli iscritti sulla crisi politica e istituzionale.

15.24 – “Calenda: Scuse da Oettinger o dimissioni”
“Il presidente Juncker faccia tacere il Commissario Oettinger e gli altri Commissari che regolarmente intervengono a sproposito nel dibattito politico italiano causando danni all’Unione Europea e a chi in Italia è impegnato a difendere la nostra appartenenza all’Europa. Queste intrusioni sono intollerabili. Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta.” Lo dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

14.52 – Fassina: “Con Oettinger esplicita strategia dell’establishment”
“Almeno lui ci mette la faccia e esplicita la strategia messa in atto dall’establishment italiano e europeo”. Così Stefano Fassina su twitter commentando le affermazioni del commissario al Bilancio europeo Guenther Oettinger.

14.50 – Orfini: “Da Oettinger dichiarazione offensiva, irricevibile, stupida”
“Se è vera è una dichiarazione offensiva, irricevibile, stupida. ‘I mercati insegneranno agli italiani come votare’. Dichiarazione choc del commissario Ue al Bilancio Oettinger”. Lo scrive su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini.

14.48 – Salvini: “Oettinger minaccia, ma non ho paura”
“A Bruxelles sono senza vergogna. Il commissario europeo al bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara ‘i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta’. Se non è una minaccia questa… Io non ho paura”. Così Matteo Salvini attacca su twitter il commissario Ue.

14.35 – Martina: “Nessuno può dire agli italiani come votare”
“Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l’Italia”. Così il segretario reggente del Pd Maurizio Martina commenta su Twitter le parole del commissario europeo al bilancio Gunther Oettinger.

14.35 – Borghi: “Ma euro non portegge da turbolenze dei mercati”
“Quindi non si fa partire un governo legittimo perché se no ci sarebbe lo spread… Tutto molto logico. Chissà quando si comincerà a ragionare sul problemino che il debito dei paesi dell’eurozona è privo di garanzia di banca centrale?”. Lo afferma Claudio Borghi, deputato della Lega su twitter.

14.27 – Boldrini: “Ora alle elezioni centrosinistra unito”
“Di fronte all’attacco al presidente della Repubblica #Mattarella e di fronte al rischio di una pericolosa deriva populista e sovranista è necessario che tutte le forze progressiste decidano di allearsi alle prossime elezioni #NonPiuAllaSpicciolata”. Questo è l’appello alle forze del centrosinistra lanciato da Laura Boldrini di Liberi e Uguali.

13.58 – Oettinger: “I mercati insegneranno agli italiani a votare la cosa giusta”
“I mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta” ha detto il commissario europeo al Bilancio Günther Oettinger in un’intervista a una tv tedesca.

13.48 – Tajani: “Uscire dall’euro è una sciocchezza”
“Uscire dall’euro significa uscire dall’Unione europea e distruggere i risparmi degli italiani. Significa assestare un colpo gravissimo alle imprese piccole, medie e grandi, in modo particolare a tutte le imprese del nord Italia e significa anche arrecare un danno al sud del mio Paese”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (Forza Italia).

13.46 – Tajani: “Mi auguro che nessun governo decida uscita dall’euro”
“Difendere la permanenza dell’Italia nell’euro, e mi auguro che nessun governo in futuro pensi di fare questo. E non significa rendere servizi o prendere ordini da chicchessia”. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Io non sono abituato a prendere ordini da nessuno nella mia vita, significa soltanto difendere gli interessi degli italiani”, ha precisato.

13.39 – Pd deciderà su astensione in direzione prima del voto di fiducia
E’ terminata subito dopo l’intervento del reggente Maurizio Martina l’assemblea del gruppo Pd alla Camera. I deputati Dem si sono aggiornati, in attesa degli sviluppi della formazione del governo Cottarelli. Ma sarà una riunione della direzione Dem, che sarà convocata alla vigilia del voto di fiducia al Senato, a scegliere se accogliere la proposta del reggente Maurizio Martina di astenersi.

13.39 – Viminale: “Innalzare la vigilanza alle sedi istituzionali”
Innalzare la vigilanza alle sedi istituzionali per prevenire possibili manifestazioni di protesta di singoli o gruppi appartenenti ad ambienti radicali non solo in occasione del 2 giugno. E’ quanto chiede il Dipartimento della Pubblica Sicurezza in una nota a questure e prefetture nella quale si sottolinea la preoccupazione per l’attuale situazione politica. L’attenzione, secondo quanto si apprende, si concentra in particolare su Roma, dove ha sede la maggioranza delle istituzioni, ma riguarda anche altre città.

13.37 – Toninelli: “Oggi incontro capigruppo M5s-Lega per valutare la linea”
“La linea è quella del voto subito ma oggi ci vedremo fra capigruppo di Camera e Senato del M5S e della Lega per valutare la linea su cui convergere nelle prossime settimane, dal daspo ai politici corrotti alle le pensioni d’oro dei tanti privilegiati”. Così il capogruppo al Senato del M5S Danilo Toninelli lasciando la Camera e rispondendo a chi gli chiede se il dialogo con la Lega continui.

13.36 – Moscovici: “L’Italia ha bisogno di restare nelle regole comuni e nell’euro”
“Gli italiani hanno bisogno di scegliere il loro destino ed avanzare con le loro regole democratiche verso il destino che si sceglieranno e allo stesso tempo di restare nell’ambito delle regole comuni e nell’euro, che è positivo per tutti noi”: così il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. “Per quello che mi riguarda lavorerò con intelligenza, armonia e fiducia nella volontà di trovare delle soluzioni comuni con quello che sarà il governo italiano qualunque sia la situazione politica”, ha aggiunto.

13.33 – Nardella: “Ora largo fronte democratico”
“Credo che ora sia venuto il momento in cui tutte le forze democratiche, che hanno a cuore la Costituzione, la Repubblica e un’idea di Europa non da distruggere come vogliono gli altri, ma da salvare e riformare, si devono unire. E’ importante costruire un larghissimo fronte democratico che metta i valori della Costituzione al centro, ovvero il lavoro, i diritti di libertà, l’eguaglianza e l’Europa”. Lo ha detto oggi a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella.

13.27 – Moscovici: “Gli italiani hanno il destino nelle loro mani”
“La mia posizione la conoscete già: è il rispetto delle regole democratiche dei ritmi democratici, gli italiani hanno il destino nelle loro mani e sono loro che lo definiscono, tutti come europei siamo attaccati all’idea dell’Italia pienamente europea, al cuore dell’Europa al cuore della zona euro, e ci auguriamo che questa situazione politica trovi la migliore soluzione”. Così il commissario Ue all’Economia Pierre Moscovici rispondendo ai giornalisti: “non faccio nessun commento” sulla situazione nei mercati, ha aggiunto.

13.06 – Cottarelli al Quirinale alle 16.30
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà questo pomeriggio alle ore 16.30, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio incaricato, il dott. Carlo Cottarelli. L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica informa che la Sala Stampa allestita presso la “Loggia d’Onore” sarà aperta ai giornalisti, ai fotoreporter e agli operatori Tv a partire dalle ore 15.00. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale. 

13.03 – Martina: “Il Pd si astenga”
“Per rispettare lo scopo preciso del governo e la sua necessaria neutralità politica, penso sia opportuno che il Pd si astenga sul voto di fiducia alle Camere, evitando anche così ogni strumentalizzazione di sorta. Proporrò alla direzione nazionale dei prossimi giorni questa posizione”. Lo ha detto Maurizio Martina alla riunione del Gruppo Pd alla Camera.

12.53 – Buffagni (M5s): “Se non vogliono Savona, è problema per tenuta democratica”
“Il punto è che nel momento in cui dici no perché ci sono pressioni dall’estero, perché ci sono temi che nel nostro contratto non ci sono, a questo punto ne va della coerenza politica. Il problema non è la persona inadeguata, ma che si rischia un reato d’opinione preventivo. Se la Germania e le cancelleria europee non vogliono questa persona diventa un problema per la tenuta democratica di questo paese”. Lo afferma Stefano Buffagni, deputato del M5S ad Agorà, su Rai3, a proposito del no alla nomina di ministro di Paolo Savona.

12.43 – Delrio: “Sentitevi partigiani della Costituzione”
“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti ed è il momento di avere coraggio e smascherare le tante menzogne che girano su questa crisi di governo”. Lo dice Graziano Delrio, capogruppo Dem, all’assemblea dei deputati Pd. “Vi dovete sentire partigiani della Costituzione”, aggiunge, tra gli applausi.

12.41 – Fedriga: “Con M5s collaborazione ottima, leali e collaborativi”
“Ottima la collaborazione con il Movimento 5 stelle: abbiamo imparato a conoscerlo in questi mesi e si è dimostrato un gruppo leale e collaborativo”. Lo ha detto il leghista Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, commentando la situazione nazionale a margine del secondo Consiglio regionale svoltosi a Trieste.

12.36 – 2 giugno, “Uniti per il Paese”: in 5mila sfileranno ai Fori Imperiali
“Uniti per il Paese”: è lo slogan della parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica che vedrà sfilare ai Fori Imperiali cinquemila tra militari e corpi civili, davanti al capo dello Stato Sergio Mattarella ed alle più alte autorità. Un invito all’unione che arriva in un momento di forti tensioni innescate dalla crisi politica in corso. Nella tribuna presidenziale prenderanno posto gli esponenti del nuovo Governo che dovrebbe giurare a breve. La sfilata è dedicata al centenario della Grande Guerra.

12.31 – De Benedetti: “Paese non spaccato, sta con Mattarella”
“Il paese non è spaccato, il paese è con Mattarella. Quando si fanno mosse che mettono in discussione un’istituzione fondamentale come la Presidenza della Repubblica c’è da aspettarsi qualsiasi conseguenza, questi atti non sono privi di conseguenze”. Così Carlo De Benedetti al termine dell’assemblea di Bankitalia.

12.21 – D’Alema: “Quirinale? Rispettate le regole con tutti i premier, compreso me”
“Solidarietà al Presidente Mattarella che è oggetto di un’aggressione volgare, violenta e pretestuosa. É evidente che non ci sia stato alcun complotto contro il cosiddetto “governo del cambiamento”, ma semplicemente il rispetto delle regole applicate con tutti i presidenti del Consiglio, compreso il sottoscritto”. Lo ha dichiarato Massimo D’Alema a Radio24.

12.13 – Zaia: “Impeachment? Meglio il voto subito”
“L’impeachment, al di là di tutto, ha un problema tecnico. E’ meglio andare a votare subito, si fa prima…”. Lo dice il governatore del Veneto, Luca Zaia, giungendo a Montecitorio. “Il tema è – spiega – che l’Italia da Repubblica parlamentare sta diventando semi presidenziale. Eppure, l’unica istituzione eletta nel nostro paese è il Parlamento. I cittadini oggi sono stremati ed è bene che abbiano presto un governo. Peccato che non ci siamo riusciti”.

12.06 – Lega, terminata l’assemblea parlamentare: ora consiglio federale
Terminata la riunione dei gruppi parlamentari della Lega a Montecitorio dove hanno preso prima la parola Matteo Salvini e i capigruppo di Camera e Senato. Ora si riunisce il Consiglio federale, sempre a Montecitorio.

12.04 – Di Maio: “No a violenti, il 2 giugno in piazza”
La manifestazione a Roma di sabato 2 giugno “sarà un momento pacifico e democratico in cui ci ritroviamo tutti insieme per dire con una sola voce: il mio voto conta”. Lo dice il leader M5s Luigi Di Maio in un post su Fb dove avverte: “Chi vuole usare questo giorno per scopi violenti o di attacco è lontano dalla nostra idea di Paese”.

12.03 – Di Battista: “Mattarella mente”
“La questione dell’impuntatura è una stupidaggine totale. Qui non è la questione di Savona, io vi garantisco che Luigi Di Maio, sentendosi prima con Salvini, in un colloquio informale con il Presidente della Repubblica, gli ha detto ‘altri nomi? Per esempio il professor Bagnai? Per esempio Siri?’. Il Quirinale ha smentito? Il Quirinale sta mentendo”. Così Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle, ai microfoni di Agorà su Rai Tre. “Mattarella è un essere umano, non è che non possa mentire. Io lo rispetto, perché fino a prova contraria è il nostro Presidente della Repubblica, ma portare avanti uno stato d’accusa è previsto dalla Costituzione. Mi auguro che si possa portare avanti uno stato d’accusa, perché dire che Luigi Di Maio non ha avanzato questi altri nomi è una bugia”. Peraltro Salvini e Giorgetti hanno detto di non aver mai saputo nulla della proposta di quei nomi a Mattarella.

12.00 – Meloni: “Lo spread vola, Mattarella chiama Bismarck?”
“Vola lo spread, superata quota 300. Evidentemente ai mercati non piace nemmeno Cottarelli. Che farà ora Mattarella, chiamerà direttamente il fantasma di Otto von Bismarck per dargli l’incarico di governo?”. E’ quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

12.00 – Di Maio: “Spread dimostra che il problema non siamo noi”
“Lo spread oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l’incertezza che oggi regna sovrana. Se il Governo del Cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico”. Così il leader M5s Luigi Di Maio in un post.

11.53 – Salvini: “Spread? Chiedete a Mattarella”
“Chiedete a Mattarella”. Così Matteo Salvini al termine della riunione con i gruppi della Lega a Montecitorio risponde a chi gli chiede di commentare lo sfondamento dello spread oltre quota 300. “Fosse per me – dice – ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto altrimenti per rassicurare i mercati, non mi sembra ci stiano riuscendo…”.

11.52 – Di Battista: “Salvini pavido se non sostiene l’impeachment”
“Non puoi, da presidente della Repubblica mettere dei veti politici su ministri che hanno una linea politica che non condividi: non ti compete. Può aver avvertito chiunque, ma è una cosa che lui non può fare in una repubblica parlamentare. La Lega non appoggia lo stato d’accusa? Se Salvini non dovesse appoggiare questo dimostrerebbe un atteggiamento pavido”. Lo ha detto Alessandro Di Battista, del Movimento 5 Stelle, intervistato da Agorà, la trasmissione di Rai3 condotta da Serena Bortone.

11.38 – Frankfurter Zeitung: “Continui moniti benzina su fuoco degli anti-Ue”
“Le prossime elezioni saranno un voto sul posto dell’Italia in Europa. Questa non è una prospettiva che porta serenità. Per questo i leader di Bruxelles e i loro partner di Roma dovrebbero riflettere se sia sensato l’ammonimento costante, proprio dal momento che viene ritenuto spesso come un insegnamento arrogante e così fa il gioco degli avversari dell’Ue”. È quello che scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, in un commento sugli sviluppi italiani, oggi in prima pagina. “C’è già abbastanza benzina sul fuoco. Le forze in Italia, che si sentono vincolate all’Europa, dovrebbero contrastare coloro che la demonizzano in modo coraggioso”, si aggiunge. “Comunque vada è iniziata una nuova fase di insicurezza”, è la conclusione.

11.31 – Weber (Ppe): “Sostegno alle istituzioni italiane”
“Per il momento siamo ancora molto incerti sugli sviluppi italiani, seguiamo gli sviluppi, ma la cosa più importante è dare pieno sostegno alla democrazia e alle istituzioni”. Così Manfred Weber, leader dei Popolari al Pe, alla domanda se tema una crisi finanziaria per l’Italia.

11.28 – Verdi europei: “Si sta giocando con il fuoco”
“Invito tutti ad avere sangue freddo, soprattutto di fronte a certe dichiarazioni di alcuni responsabili politici che rafforzano l’incertezza” politica in Italia. Così il presidente dei Verdi al Parlamento europeo Philippe Lamberts. “Si sta giocando con il fuoco, dobbiamo fare in modo che gli animi si calmino per minimizzare i rischi”, ha aggiunto.

11.11 – Grassi (M5s): “Scriverò l’impeachment, sto studiando”
“Secondo me quello di Sergio Mattarella è un attentato alla Costituzione. Dirò di più, è anche una forma di alto tradimento. Credo che gli estremi ci siano. Sulla procedura ci atterremo a quanto previsto. Io non sono un costituzionalista, sono un collega di Conte, ma sto studiando il merito della questione. E cioè se Sergio Mattarella, col suo veto su Paolo Savona, abbia violato l’articolo 90”. Così in un’intervista a Repubblica, il senatore M5S Ugo Grassi, professore di Diritto Civile all’Università Parthenope di Napoli cui Luigi Di Maio ha chiesto di preparare l’atto di accusa per il capo dello Stato.

11.01 – Socialisti Ue: “In Italia situazione estremamente pericolosa”
“Estremamente pericolosa”. Così il leader dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Udo Bullmann, oggi a Strasburgo ha definito la situazione politica in Italia rispondendo ai giornalisti. “Ammiro Mattarella, ha fatto un grande lavoro per difendere la società e l’economia italiana ed il futuro del Paese nella Ue”, ha aggiunto. “Il vero pericolo – ha detto – sarebbe stato avere dei ministri che avrebbero potuto mettere a rischio l’intera politica economica con l’obiettivo di portare l’Italia fuori dall’Ue”.

10.40 – Calenda pubblica foto di Di Battista con cartello “no euro”
“Ma porca vacca questi tipografi che sbagliano i manifesti. Sarà lo stesso per Lega e M5S. Un gomblotto dei poteri tipografici per dare l’impressione che M5S e Lega vogliano uscire dall’euro”. Così ironizza su Twitter Carlo Calenda (Pd), pubblicando una foto di Alessandro Di Battista che esibisce un volantino M5s con lo slogan “Fuori dall’euro”. Ieri Calenda aveva pubblicato una foto di Matteo Salvini con la maglia “Basta euro”.

10.37 – Spread Btp-Bund oltre 300 punti
Non si arresta la corsa dello spread. Nel giro di pochi minuti il differenziale tra Btp e Bund decennali è schizzato a 300 punti base. Il tasso di rendimento dei titoli italiani è oltre il 3%, ai massimi da giugno del 2014.

10.28 – Borsa, Piazza Affari giù a -3%
Si amplia ulteriormente il calo di Piazza Affari, che dopo oltre un’ora e mezza di contrattazioni cede il 3% a 21.273 punti.

10.10 – Mulè (Fi): “Non si scende in piazza il 2 giugno”
“Non si scende in piazza per la festa della Repubblica, la piazza non si fa il 2 giugno perché si manca di rispetto al Paese”. Così Giorgio Mulè (FI), questa mattina ad Agorà, Rai tre, alla domanda di Serena Bortone sulla partecipazione alle manifestazioni previste dalla Lega e del M5S il giorno della festa della Repubblica.

10.02 – Financial Times: “Aumenta la turbolenza dei mercati”
Il Financial Times dedica ampio spazio alla crisi di governo e ai suoi riflessi sui mercati finanziari italiani: il quotidiano britannico apre l’edizione di oggi con un articolo a quattro colonne dal titolo “Aumenta la turbolenza dei mercati in Italia mentre il presidente sceglie un nuovo premier”, accompagnato dall’immagine di Carlo Cottarelli affiancata da un grafico che mostra l’impennata del rendimento del Btp con scadenza giugno 2020.

10.01 – Wall Street Journal: “Da dramma Italia crisi esistenziale Europa”
“L’Italia è precipitata verso una crisi politica che sta riaccendendo il dibattito sul futuro dell’Europa”, inclusa la questione “se la terza economia della zona euro debba rimanere nell’unione monetaria”. Lo scrive in Wall Street Journal in un lungo articolo dedicato alla situazione politica degli ultimi giorni dal titolo: “Il dramma politico italiano alza la posta sull’euro”.

9.58 – Fraccaro: “Ripartiamo dal contratto con la Lega”
Dopo l’epilogo del governo gialloverde, occorre andare alle urne “alla prima data utile, anche in piena estate”, e ripartire “dal contratto M5s-Lega, che per noi rappresenta il punto di arrivo degli ultimi 6 anni di lavoro”. Lo afferma il questore M5S alla Camera Riccardo Fraccaro, in un’intervista ad Avvenire in cui si dice “curioso di vedere che cosa succederà nel centrodestra e se Salvini sceglierà il ritorno al passato o un passo verso il futuro. In base alle mosse dei prossimi giorni – spiega – valuteremo se il governo del cambiamento dovremo realizzarlo da soli o insieme alla Lega, magari rafforzati dal ritorno al voto”.

9.43 – Meloni: “Centrodestra unito vince, Salvini scelga”
“Penso che il centrodestra sia maggioritario tra gli italiani. E che lo sia anche quando i partiti fanno un po’ di confusione. Le elezioni saranno un referendum sulla nostra sovranità. Per questo mi sento di dire che abbiamo il margine per vincere e per dare un governo vero all’Italia. Non ho parlato con Salvini: spero però che questa volta sia più chiaro di come è stato in passato”, dice in un’intervista a Il Tempo e Il Messaggero la leader di Fdi, Giorgia Meloni.

9.27 – Cottarelli al lavoro alla Camera
Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli è giunto a Montecitorio ed è al lavoro nella stanza che gli è stata messa a disposizione alla Camera. Cottarelli è giunto a piedi, ed è entrato nel Palazzo da un ingresso laterale.

9.23 – Salvini: “Vorrei candidare Savona”
“Mi piacerebbe moltissimo candidare Savona. Ho incontrato una persona di assoluto spessore, rigore morale, onestà e idee chiare. Non saremmo andati in Europa a fare casino, ma finalmente dicendo che siamo l’Italia. Non so, però, se dopo le traversie di queste settimane ne avrà voglia”. afferma il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo a Radio Anch’io.

9.18 – Renzi su Facebook: “Spread colpa dei cialtroni, non di Berlino”
“Oggi i giornali riportano come fosse pronto un piano per uscire dall’Euro in un weekend, il terribile Piano B che ha spaventato i mercati. Il fine settimana c’è chi pensa di andare a Viareggio, chi a Fregene, chi a uscire dall’Euro, stampando una nuova lira: pazzesco”. Lo scrive su Facebook Matteo Renzi, commentando l’impennata dello spread. “La conseguenza è che la povera gente pagherà il costo di questa scelta scriteriata dei consiglieri di Salvini e di qualche aspirante ministro. Rate dei mutui variabili più alte, accesso al credito più difficile. Altro che Flat Tax, lo spread è la vera SalviniTax. E la colpa non è della cancelliera tedesca ma di qualche cialtrone nostrano. Muoviamoci, amici. Le prossime elezioni saranno fondamentali. Avanti insieme”, conclude.

9.04 – Renzi: “Un fronte ampio contro Lega e M5s”
“Chiamatelo come volete. Io dico di mettere insieme una coalizione ampia. Cinque stelle e Lega non sono all’80% come dice qualcuno, sono al 50%”, dice Renzi a Circo Massimo. “Mettiamo che M5S e Lega insieme facciano metà dell’elettorato – ragiona l’ex segreatrio – ma c’è poi un’altra metà dell’elettorato che non li vota ed è pronta a essere coinvolta da un progetto. Noi dobbiamo andare a prendere i voti dei delusi, anche i voti di Forza Italia, certamente. Ma anche chi ha votato sinistra radicale, 5Stelle o Lega e si è pentito di averlo fatto. L’importante è intenderci su una serie di punti fermi – l’Europa, i vaccini, la difesa delle istituzioni e del presidente della Repubblica – poi sul contenitore si ragiona…”

8.58 – Salvini: “Spread a 260? Nessuno ci vuole al governo”
“Lo spread a 260…è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo”, dice il leader della Lega su Radio Rai 1.

8.54 – Salvini: “Al voto con Forza Italia? Se vogliono cambiare regole europee”
“La condizione per un alleanza con Forza Italia è cambiare le regole europee, non posso allearmi con chi mi dice che l’Europa va bene così”. Lo afferma Salvini, a Radio Anch’io. “A me piacerebbe moltissimo ricandidare Savona, non so se abbia voglia di rimettersi in gioco, ma per l’Italia sarebbe molto positivo, lui, Conte, Sapelli”.

8.49 – Salvini: “Io volevo urne? Fesserie da regime”
“Fesserie, roba da regime”, così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Rai definisce la tesi secondo cui lui per primo non volesse andare al governo. “I giornali per mesi mi hanno offeso, c’è stato un regime”, ha aggiunto.

8.47 – Renzi: “Fiducia a Cottarelli? Deciderà direzione”
“Decideranno la direzione del Pd e i gruppi parlamentari”. Così risponde Renzi a Circo Massimo, a chi gli domanda se ritiene giusto che il Pd voti la fiducia a Carlo Cottarelli.

8.40 – Renzi: “Giocherò da mediano contro gli sfascisti”
“Le elezioni sono una grandissima occasione. Da un lato gli sfascisti istituzionali dall’altro un fronte ampio guidato dal Pd ma che non sia solo il Pd. Anzi con gente che non ha apprezzato tutto ciò che ha fatto il Pd”, dice Renzi a Circo Massimo su Radio Capital. “Sarò come tutti in campo a dare una mano. Se gioco mediano stavolta nessun problema. Non mi interessa aprire la discussione né sul contenitore, né se lo facciamo con le primarie: mi va bene qualsiasi soluzione. Voglio giocare una partita da mediano. Ma è una sfida pazzesca”.

8.26 – Renzi: “Salvini e Di Maio tengono in ostaggio l’Italia”
Matteo Salvini e Luigi Di Maio “da 85 giorni tengono in ostaggio l’Italia e non hanno combinato niente, non perchè Mattarella ha detto no su un ministro, ma solo perchè la marea di promesse fatte era troppo alta per poter essere rispettata. Hanno avuto paura e si sono inventati l’alibi di Savona. Stanno giocando sulla pelle degli italiani. Se sale lo spread è colpa di questi due”. Lo ha detto l’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, a Radio Capital.

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