“Ho già scritto ad Orfini: trovo inopportune le dichiarazioni di tutte i miei colleghi del Partito Democratico che qualche minuto dopo l’ufficializzazione dell’incarico a Roberto Fico, si sono affrettati a dire quello che pensano. Lo trovo poco rispettoso nei confrontanti di sia di Fico che del Presidente Mattarella”. Francesco Boccia protesta per le posizioni espresse in casa dem ancor prima di aver incontrato il Presidente Fico, che oggi pomeriggio ha ricevuto il mandato esplorativo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Siccome stiamo facendo dei sacrifici enormi per tenere unito il Pd e ogni volta questo sacrifico lo fa la ‘minoranza’ che pur non condividendo la linea del partito, abbiamo accettato il rinvio dell’assemblea del partito, abbiamo accettato che la nuova Direzione nazionale venisse fatta dopo ben tre consultazioni, e questa di Fico e la quarta, però la pazienza ha un limite”. E ancora: “Dopo cinquanta giorni di pantomima e di perdita di tempo c’è un indirizzo chiaro del Presidente Mattarella: la verifica delle condizioni possibile di un dialogo tra M5S e PD. Almeno noi – sottolinea Boccia – dovremmo avere rispetto per questo indirizzo. Ma se invece c’è qualcuno che anticipa i tempi, poi non si può lamentare se le minoranze chiedono, anche arrabbiandosi un po’, direzioni urgenti. Non l’abbiamo chiesta prima, perché non ci sembrava rispettoso, ma questo modo di fare – continua il deputato dem – conferma che alla fine è necessario su questi temi confrontarsi presto e contarci”. Boccia conferma la fiducia nel segretario reggente Maurizio Martina, ma verso la maggioranza del partito a trazione renziana non le manda a dire: “Rappresentano la maggioranza congressuale di un anno e mezzo fa e da allora è cambiato il mondo, ci sono state le elezioni politiche, le abbiamo perse e male: pensare di congelare tutto perché c’è qualcuno che ritiene che non si debba neppure ascoltare ciò che hanno da dire gli altri lo ritengo folle. Così – conclude Boccia- non si può più andare avanti”
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