Storico incontro fissato a fine maggio tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader nordcoreano Kim Jong Un. Ha dato l’annuncio il consigliere nazionale sudcoreano alla Sicurezza, Chung Eui-yong, parlando davanti alla Casa Bianca e precisando che Trump ha accettato l’invito di Pyongyang per il vertice con cui “arrivare alla denuclearizzazione definitiva”.

Soddisfatta Mosca che per voce del ministro degli Esteri Serghei Lavrov parla di “un passo nella giusta direzione”, perché  l’incontro dovrebbe condurre a una “piena soluzione politica” della situazione nella penisola coreana e una sua “denuclearizzazione”. La Cina, poi, interpreta l’appuntamento come “segnali da parte di Usa e Corea del Nord che vanno verso il dialogo diretto. Il prossimo passo da parte di tutte le parti – continua Pechino – è di sostenere questo slancio e forgiare sinergie, lavorando assieme per restaurare la stabilità nella penisola coreana”. Stupore invece da parte del presidente della Corea del Sud Moon Jae-in: la notizia del futuro incontro tra i due leader, ha detto,”è arrivata come un miracolo. Se il presidente Trump e il leader Kim si incontrano a seguito di un incontro intra-coreano, la completa denuclearizzazione della penisola coreana sarà messa sul serio sul giusto binario”. Non ci sono indicazioni, intanto, sul luogo dove i colloqui fra l’americano e il nordcoreano potrebbero svolgersi, ma tra le opzioni possibili ci sarebbero la Zona demilitarizzata Dmz e Pechino.

Chung è di recente tornato da Pyongyang, dove ha incontrato Kim, il quale ha “espresso la sua volontà di incontrare Trump il prima possibile”, ha affermato il sudcoreano. Le due Coree hanno mandato propri delegati alle Olimpiadi invernali nel Sud, che Seul ha definito ‘Giochi della pace’ e in cui le due nazioni hanno marciato sotto una stessa bandiera. La svolta odierna arriva dopo due decenni di tensione contraddistinta da un pericoloso stallo sul nucleare. La strategia di Trump è stata di rafforzare le sanzioni, le dispute diplomatiche e minacciare regolarmente di usare la forza militare. La Casa Bianca ha fatto sapere in una nota che la strategia della “massima pressione” resterà in vigore, per ora. “Guardiamo alla denuclearizzazione della Corea del nord, nel frattempo tutte le sanzioni e la massima pressione rimangono”.

Le prospettive di un incontro si sono aperte quando la Corea del Sud martedì ha annunciato che il Nord aveva affermato che “non c’è ragione” per restare fermi sulle armi nucleari, “se le minacce militari verso il Nord finiscono e la sicurezza del regime è garantita”. Pyongyang ha aperto a “franchi” colloqui con gli Usa sulla denuclearizzazione e sospenderà test missilistici e nucleari mentre il dialogo sarà in corso, aveva detto Chung di ritorno da un incontro a Pyongyang. Seul aveva anche annunciato uno storico summit tra le due Coree nella Zona demilitarizzata il prossimo mese, decisione che era stata commentata come “molto positiva” da Trump.

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