La matrimonialista più famosa d’Italia, Annamaria Bernardini de Pace, ospite di Belve, mercoledì 14 marzo alle 23.30 sul canale Nove, non può certo non commentare il divorzio del secolo tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi: 1,4 milioni al mese che il Cavaliere doveva versare inizialmente alla ex moglie, sentenza poi annullata dalla Corte d’Appello che ha previsto per il capo di Forza Italia un risarcimento di 60 milioni di euro. Ma come spesso le accade, la parte che sceglie di difendere è quella più inaspettata. “Le sarebbe piaciuto difendere uno dei due?”, chiede la conduttrice Francesca Fagnani. “Beh certo, la vittima è stato lui, e quindi mi sarebbe piaciuto difendere lui”, risponde l’avvocato dei vip che, nella sua carriera ha curato le separazioni di molte coppie famose – Simona Ventura e Stefano Bettarini, Eros Ramazzotti e Michelle Hunzicher, Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci, tanto per citarne alcuni – e che, da qualche tempo dichiara di preferire la difesa degli uomini a quella delle donne “che si sono fatte troppo furbe e interessate”. Ecco perché, in un’ipotetica difesa di Harvey Weinstein, il produttore americano accusato da molte attrici di abusi sessuali, Annamaria Bernardini de Pace si schiera con il “mostro”. Le sarebbe piaciuto difendere Weinstein o chi lo accusa?, domanda la giornalista. “Difendere Weinstein – risponde sicura la matrimonialista – Perché, sarà anche uno che ha abusato del suo potere, probabilmente sarà anche un maiale come raccontano, ma – è il suo ragionamento – Se uno è allergico al maiale e continua a mangiane e poi sta male, sono veramente cavoli suoi”.

Nella stessa puntata, sarà ospite in esclusiva di Belve anche l’ex brigatista rossa Adriana Faranda, che partecipò al rapimento di Aldo Moro esattamente 40 anni fa. Due personaggi, la Faranda e la Bernardini De Pace, diversissimi tra loro, ma entrambe rientranti nella categoria “belve”, donne straordinarie che mostrano senza filtri, i lati più volitivi del proprio carattere. Donne che hanno conquistato il proprio spazio nella società, in alcuni casi nella Storia, non certo per una quota rosa che spettava loro, ma perché hanno scelto di occupare quel posto con le unghie e con i denti, con la forza e l’intelligenza volta al bene, ma in alcuni casi anche al male o peggio al crimine. Sono donne che non è necessario amare, ma che vale la pena ascoltare perché nel vissuto di ogni singola donna che ha accettato di raccontarsi c’è una rappresentazione del mondo che loro stesse hanno contribuito a creare.

“Belve” (otto episodi da 30’ in cui vedremo oltre a Bernardini De Pace e Faranda, Alessandra Mussolini, Giuliana de Sio, Marina Cicogna, la criminologa Roberta Bruzzone, l’ex camorrista Caterina Pinto e la lobbista made in Vaticano Immacolata Chaouqui) è una serie originale prodotta da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). NOVE è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.

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