In un Paese normale certe cose non accadrebbero. Ma oramai viviamo in un contesto dove l’ignoranza, mista a tracotanza, ha preso il facile sopravvento.

La rete non ha fatto altro che amplificare la grande percentuale di analfabeti funzionali presenti in Italia. Ossia, il 70% della popolazione (come stimava Tullio De Mauro) è incapace di ricostruire ciò che ha appena ascoltato, o letto, o guardato in tv e sul computer. Ed ecco che da questa semplice indagine statistica può facilmente spiegarsi la situazione politico-sociale in cui viviamo.

Basta diffondere in rete una clamorosa bufala o una evidente fasulla promessa elettorale che migliaia e migliaia di persone ci cascano e ci credono. Ed è inutile provare a spiegare loro la realtà e magari le varie leggi collegate. E’ impossibile perché proprio non capiscono e preferiscono fare un atto di fede al proprio guru.

Un mio caro amico diceva: se non ci fossero i creduloni non ci sarebbero i bugiardi. Da questi dati oggettivi i successivi passaggi sono facili.

Una società di capitali ha una grande intuizione. Pensa: usiamo questi dati in politica, usiamo un comico conosciuto per metterci la faccia e il gioco è fatto. Non sbagliano. Usano e sfruttano l’analfabetismo funzionale in modo preciso. La storia è facile da ripercorrere, nasce il Movimento di Casaleggio e poi involve. In cinque anni hanno cambiato tutte le loro finte regole: ora vale tutto e soprattutto in base a quello che alla società privata conviene; inventano regole per il vincolo di mandato parlamentare nonostante la Costituzione lo vieti espressamente. Ergo, qualsiasi norma e multa che lo preveda è incostituzionale e quindi non validamente utilizzabile. Impossibile farlo capire al grillino.

Prima i semplici indagati erano tutti ladri e mascalzoni, ora quelli 5Stelle si possono candidare. Insomma, la realtà e le basi giuridiche non esistono più. Tutto opinabile.

Su Facebook oramai i grillini si riconoscono al volo. Condividono siti assurdi, notizie palesemente false, teorie pericolose per la salute umana. Meriterebbero un social network a parte, ossia, il Fakebook. Inventano Parlamentarie online dove l’accesso e il voto sono facilmente controllabili. Da poco il Garante della Privacy ha richiamato il Movimento 5Stelle sulla tutela dei dati personali degli iscritti. Un quadro veramente imbarazzante ma che è offuscato da discussioni assurde come ad esempio su sacchetti biodegradabili da due centesimi.

Quindi riepilogando: una società privata comanda e guida un partito politico; tale società ovviamente non è eletta e scelta da nessuno e non può di certo essere messa in discussione da nessuno; la successione nella gestione avviene solo da padre in figlio; questa società controlla, come vuole e contro le normative su trasparenza e privacy, tutti i dati e i propri iscritti; questa società percepisce e percepirà mensilmente dai propri eletti una buona parte dei loro “stipendi” da parlamentari. Insomma, soldi pubblici che vanno a finire in una bella società privata di capitali. Questa la democrazia nuova del grillismo.

Tanta confusione, tante offese al Pd, tanta mistificazione e tanta assurdità senza mai parlare veramente dei problemi della gente. Se solo una piccola parte di queste cose le avesse fatte il Pd oggi ci sarebbe la rivoluzione digitale. Perché quella vera pochi la farebbero. I leoni da tastiera spesso si trasformano in conigli nella realtà. Ed è per questo che nessun confronto vero viene fatto. Vedremo dove il (finto) candidato premier grillino si candiderà.

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