Si staglia per 104 metri d’altezza. È il ponte strallato più alto d’Europa, ideato da Santiago Calatrava. Un’opera che taglia in due il fiume Crati, a Cosenza, e che finisce alle spalle di una storica baraccopoli. Qui la comunità di rom italiani che da più di 50 anni vive in Via Reggio Calabria  è sotto sgombero. Al posto delle case in mattoni e lamiere ci sarà una strada e, da mesi, le trattative tra i residenti e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Occhiuto, proseguono a ritmo serrato. Ma alcune famiglie oppongono resistenza allo spostamento, che prevede in alternativa una casa in affitto o una somma di denaro, per far fronte alle prime spese. E, dopo anni di permanenza nel ghetto, rivendicano il diritto alla casa popolare. “Siamo in lista da decine di anni”, ci dicono. “Vogliamo una casa dignitosa come è stata data ad altri”.

Articolo Precedente

Pavia, brucia un capannone industriale: rischio diossine. Evacuate 100 persone, per gli altri divieto di aprire le finestre

next
Articolo Successivo

Catania, disagi per forte vento: crolli, tetti divelti e alberi abbattuti. L’intervento dei vigili del fuoco

next