A Natale, si sa, la propensione agli acquisti aumenta. Tanto. Così come cresce anche la voglia di fare del bene agli altri. Stando alla ricerca Global trends in giving report 2017, condotta online su 4.084 persone in 94 paesi, in questo periodo dell’anno il 61% dei donatori è più propenso a fare delle offerte. Ma con l’arrivo del web la scelta non si limita più al 5×1000 o al sostegno di un progetto o di una causa. Moltissime associazioni no profit si sono attrezzate con pagine web ad hoc, dedicate ai regali solidali. E la scelta è vasta: si va dai semplici biglietti di auguri agli oggetti per la casa, passando per vini, panettoni e gli immancabili cesti. Il principio, poi, è molto efficace: fare un dono gradito agli altri e, al tempo stesso, fare del bene agli altri.

A rendere più lineare questo processo di selezione ci sta pensando la piattaforma Italia Non Profit, che negli ultimi quattro anni ha creato un database diviso per cause sociali per aiutare coloro che vogliono fare una donazione e che sono alla ricerca della più completa trasparenza: “Al momento raccogliamo le informazioni di base di circa 150mila ong, mentre di circa mille organizzazioni abbiamo un profilo completo, che va dal fatturato agli obiettivi strategici, fino al numero di impiegati e volontari”, racconta Mara Moioli, ideatrice della piattaforma insieme a Giulia Fabbri. I punti di forza di questo sistema sono ben chiari: “Tutte le ong possono iscriversi in maniera assolutamente libera e gratuita, in questo modo stimoliamo la partecipazione dal basso – sottolinea -, poi l’aggregazione e la suddivisione dei dati permette agli utenti di trovare con facilità le informazioni di cui hanno bisogno”.

Un lavoro che risulta ancora più utile nel periodo natalizio: “Abbiamo la sensazione che il trend degli acquisti solidali sia in forte crescita, anche se al momento non ci sono ancora dati ufficiali – sottolinea -, d’altronde il fatto di fare del bene agli altri è un valore aggiunto per qualsiasi regalo”. E ovviamente il web offre scorciatoie in questo senso: “Le varie associazioni si stanno attrezzando – spiega – si va da una semplice vetrina di prodotti solidali a veri e propri e-commerce natalizi”.

Ma molto ancora c’è da fare: “Si stanno facendo passi avanti importanti nel mondo del digital, però manca una copertura mediatica importante. Di un campione di 311 enti che abbiamo analizzato, l’86% ha un sito istituzionale, ma solo uno su quattro ha almeno una pagina dedicata alla campagna natalizia”.

Grazie al loro sito, però, è già possibile fare una considerevole scrematura: “Ci sono ong che hanno messo online il loro catalogo di prodotti e altre che invece rendono disponibile solo l’offerta del 5×1000”, racconta. Ma c’è anche un’altra cosa che è possibile fare e che a Natale assume ancora più valore: mettere a disposizione un po’ del proprio tempo. Sulla pagina di ciascuna associazione, infatti, Italia Non Profit indica se è possibile o meno diventare volontari. Un regalo, questo, da fare anche a se stessi.

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