“Sulle fake news il blog di Beppe Grillo grida al complotto? Stanno messi male, non c’è dubbio”. Matteo Renzi aspetta la sua enews serale per ribattere alle accuse del Movimento 5 Stelle. “In questi giorni due articoli di grandi testate internazionali hanno posto il tema dell’inquinamento della campagna elettorale in Italia. Davanti alle prove del New York Times, il blog di Beppe Grillo ha reagito con il consueto stile gridando al complotto, ovviamente complotto degli amici di Renzi. Stanno messi male, non c’è dubbio”, scrive il segretario del Pd rilanciando le accuse su presunti legami tra esponenti del M5s e della Lega.

“La battaglia politica – dice – acquisisce invece più significato dopo che è emerso uno strano rapporto che lega adepti del Movimento 5 Stelle a sostenitori di Salvini. Rapporto anche economico? Non tocca a noi dirlo. A noi basta solo una riflessione: chi vuole inquinare il dibattito politico ci troverà fermamente dalla parte della verità. Se gli altri partiti politici vogliono fare altrettanto non importa che gridino al complotto: basta che dimostrino la propria trasparenza. Sono in grado di farlo? Me lo auguro, glielo auguro. Abbiamo già pagato prezzi altissimi agli spacciatori di bufale per far finta di nulla ancora”.

Quindi l’ex premier conferma che il suo partito intende continuare a spingere sulla questione anche in campagna elettorale.  “Ogni quindici giorni il Pd presenterà alla stampa un proprio report sull’argomento. Ci saranno numeri e fatti e ognuno si farà una propria opinione. Nessuno di noi evoca Russiagate, nessuno di noi chiede leggi per la censura, nessuno di noi fa soldi sul web. Tutti noi chiediamo semplicemente di difendere la libertà degli elettori e dei nostri figli: semplice, no?”

Le parole di Renzi arrivano poche ore dopo che il M5s era passato al contrattacco sulla questione fake news. Per i pentastellati, infatti, l’inchiesta condotta dal New York Times e da Buzzfed “è una bufala“. Di più: “Una fake news sulle fake news“. “Diciamocelo chiaramente – attaccano – sembra un giochino apparecchiato su misura al segretario del Pd, oramai in caduta libera. Ed è molto triste che a prestarsi siano state due note testate giornalistiche come il Nyt e Buzzfeed. Non ci vuole un genio a capire che questi siti nascono spontaneamente. Sul web ognuno, anche per mero scopo di guadagno attraverso la pubblicità, chiuso nella sua stanza può scegliere di aprire più di una piattaforma e pubblicare quel che vuole. Ma ciò non significa che ci debba essere un coinvolgimento della forza politica di riferimento”. Nel post del Movimento 5 Stelle poi si sottolinea come “entrambi i pezzi, apparentemente indipendenti, nascono però da una ricerca condotta da un tecnico del web non strettamente indipendente, Andrea Stroppa.  È un giovane esperto informatico, da tempo arruolato nella Cys4, la società di sicurezza presieduta da Marco Carrai. Chi è Marco Carrai? E’ il braccio destro di Matteo Renzi”. Fonte, quindi, “piuttosto discutibile”.

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