Hanno utilizzato la tecnica del “rip-off”: borsoni e trolly da viaggio nascosti vicino al portellone del container e contenenti panetti di cocaina purissima che dovevano essere recuperati dai trafficanti nel porto di Gioia Tauro. Gli otto borsoni, però, sono stati recuperati dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria e dai funzionari dell’agenzia delle dogane che, con i cani antidroga, sono riusciti a intercettare il container proveniente partito da Seattle negli Stati Uniti, con transito a Panama e destinazione finale Ancona. Questa volta, la cocaina era nascosta tra fogli di plastica e rulli: 271 panetti di sostanza stupefacente pari e 308 chili di droga pronta per essere immessa nelle piazze italiane. Secondo gli uomini del colonnello Flavio Urbani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, la droga sequestrata avrebbe fruttato, una volta tagliata e messa in commercio, oltre 65 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno, sono circa due le tonnellate di cocaina sequestrate dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro che avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali milioni di euro e che, secondo gli inquirenti, una volta reinvestiti e riciclati, sono in grado di inquinare pesantemente i circuiti legali dell’economia

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