“Quando M5s era all’opposizione e la sindaca Raggi era in consiglio comunale volevano la gara su Atac, poi in campagna elettorale è successo qualcosa e hanno cambiato idea”. Lo ha detto Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani, in questi giorni impegnato a promuovere la campagna referendaria “Mobilitiamo Roma” per la messa a gara del trasporto pubblico locale della capitale.  “Ora Atac è diventato fiore all’occhiello del Comune, ma perdite non si sono interrotte”. Secondo Alessandro Geraldini, promotore dell’aperitivo di raccolta firme ieri a piazza Navona a sostegno del referendum dei radicali,  le tremila sottoscrizioni ottenute in pochi giorni sono “un segnale chiaro a chi amministra i servizi della città. L‘Atac è un’azienda virtualmente fallita, è stata usata da tutte le amministrazioni di destra e di sinistra come bacino clientelare per ottenere voti.  Oggi ha quasi 12mila dipendenti, 4 mezzi su 10 sono inutilizzabili, continua a tagliare corse e perde centinaia di milioni di euro l’anno. E la sindaca Raggi ha concesso 1,8 milioni di euro di premi ai suoi 52 dirigenti”.

 

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