“Berlusca mi ha chiesto questa cortesia. Per questo è stata l’urgenza”. E poi: “Lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi e lui mi ha detto ci vorrebbe una bella cosa”. E ancora: “Nel ’93 ci sono state altre stragi ma no che era la mafia, loro dicono che era la mafia”. La voce del boss Giuseppe Graviano irrompe nel processo sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa nostra. Ore e ore di intercettazioni in carcere che rappresentano un nuovo tassello nel complicato mosaico della storia dell’Italia. A ricostruire l’intreccio tra Graviano, la mafia e la galassia Berlusconi, è il direttore Peter Gomez, che ha dedicato anni all’approfondimento e al racconto della materia, sviluppando inchieste giornalistiche che hanno sviscerato il rapporto tra la politica e Cosa nostra.

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Trattativa, Graviano intercettato in carcere: “Berlusca mi ha chiesto questa cortesia. Stragi ’93? Non era la mafia”

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Graviano intercettato: adesso Firenze e Caltanissetta valutano se riaprire le indagini su Berlusconi per le stragi

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