Trentamila sono le chiamate ricevute nel 2015 dal call center SuperAbile di Inail, un numero per l’ascolto e la consulenza ai disabili e alle loro famiglie. Due milioni i visitatori del sito superabile.it nello stesso anno. Dietro queste cifre, le storie di centinaia di migliaia di mamme e papà in cerca di buone notizie dalla ricerca scientifica, di bonus per comprare le carrozzine ai figli o rimborsi per pagare i Centri Diurni. Ma il numero che conta sono gli 8,8 milioni di euro dell’appalto d’oro offerto da Inail per gestire l’intero contact center – un call center, una rivista e il sito internet – per i prossimi quattro anni. Un tesoretto che ha scatenato gli appetiti di diverse società. Anche di quelle, come Tandem e Transcom Worldwide S.p.A., legate a manager finiti nel mirino degli inquirenti in un filone di Mafia Capitale per presunte mazzette negli appalti, tra cui – ironia della sorte – proprio quello dei contact center di Inps e Inail.

Eppure quasi sicuramente Inail affiderà il “nuovo” corso di SuperAbile a una di loro. Nella classifica provvisoria della gara rivelata il 4 ottobre, infatti, Tandem e Transcom hanno ottenuto un punteggio così alto da aver messo a distanza di sicurezza le altre due concorrenti Concerto S.r.l. e Gpi S.p.A., che hanno cercato di inserirsi nel regno incontrastato di Tandem, attualmente a capo di SuperAbile su incarico del consorzio Coin, e Transcom, la cui gestione del contact center di Inps e Inail è finita sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti.

Ma i nomi non dicono tutto. Partiamo dalla prima classificata, Tandem, che fa parte della scuderia di cooperative del consorzio Darco, il cui ex dominus Maurizio Marotta (oggi rimpiazzato da Giovanni Sansone), è stato travolto dalle indagini della Procura di Roma, nel terzo filone di Mafia Capitale. Per lui gli inquirenti hanno ipotizzato il reato di turbativa d’asta.

Interessata agli 8,8 milioni di euro frutto della consulenza ai disabili, al secondo posto della classifica provvisoria, troviamo Transcom Worldwide S.p.A.. Il titolare, Roberto Boggio, è finito a luglio nel mirino della Procura di Roma e del Nucleo Valutario della Guardia di Finanza per l’inchiesta sulle mazzette negli appalti, tra cui proprio quello per il contact center di Inps Inail, che Transcom gestisce ininterrottamente dal 2009 tramite una serie di proroghe, le cui modalità di rinnovo hanno insospettito gli inquirenti. Non solo: secondo l’accusa, Transcom Worldwide avrebbe affidato dei lavori mai svolti a società create ad hoc, per giustificare delle uscite “simulando fittizi contratti di subappalto”. Truffando così, è questa l’ipotesi, gli Istituti di previdenza e infortuni sul lavoro.

La società perdente: “Non è opportuno”. Inail: “Non importa”
“Abbiamo sempre lavorato in Italia e nel privato, è la prima volta che facciamo una gara pubblica. Ma questo ci fa capire che non è un Paese per lavorare. Non è opportuno che vengano premiate da Inail queste società” denuncia a ilfattoquotidiano.it Concerto S.r.l., una delle due aziende che hanno ottenuto il punteggio minore all’apertura delle buste pur rivendicato numeri importanti: “Siamo il primo call center al mondo per Hyundai e, a differenza di molti, evitiamo l’outsourcing” dicono. L’altra azienda posizionatasi ultima, Gpi S.p.A., interpellata non vuole rilasciare dichiarazioni. Parla invece Inail: “Ben vengano le segnalazioni ma noi non dobbiamo giudicare se è opportuno, solo se è legittimo. Inail conosce i coinvolgimenti di queste società e farà le verifiche dovute. Ma se la società vincitrice dovesse avere tutti i requisiti di legge, non possiamo non darle l’appalto perché non è opportuno”.

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