Dopo il successo di pubblico, per The Floating Piers è arrivato il momento di fare i conti con i costi sostenuti dalle casse pubbliche per rendere possibile la realizzazione dell’evento ideato dall’artista bulgaro Christo. Quanto si è speso per portare sul lago di Iseo 1,2 milioni di visitatori in 16 giorni e per garantire loro sicurezza e assistenza? A farsi carico dell’installazione della passerella per circa 15 milioni di euro è stata la società The Floating Piers srl, legata allo stesso Christo. Ma le attività aggiuntive di pubblica sicurezza sono state finanziate dallo Stato, mentre i servizi sanitari, la vigilanza e i trasporti sono toccate a Regione Lombardia ed enti locali, che in tutto hanno messo in budget 3 milioni di euro. Di questi, una quota da 900mila euro verrà coperta grazie a un contributo messo a disposizione dall’artista: secondo l’assessore lombardo allo Sviluppo economico Mauro Parolini, 300mila euro sono destinati alla Regione, 600mila alla Provincia di Brescia e altri enti locali. Legambiente denuncia però i costi eccessivi di un evento che ha generato “due settimane di caos, ritardi e rincari”, con una serie di conseguenze negative che secondo l’associazione ambientalista superano i vantaggi dovuti all’indotto e alla promozione turistica.

Il dettaglio delle spese sostenute dal Pirellone lo ha fornito martedì l’assessore Parolini rispondendo a una interrogazione del consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella. Per il potenziamento del trasporto ferroviario di Trenord, che ha consentito di portare a Sulzano 460mila passeggeri, gli oneri in più rispetto al servizio ordinario sono stati 218mila euro, “coperti in parte o in toto dalla vendita dei biglietti”, ha precisato Parolini, ancora in attesa del consuntivo sui ricavi. Circa 420mila passeggeri sono stati invece trasportati grazie alle imbarcazioni, senza spese aggiuntive per Regione Lombardia in quanto il servizio rientra nelle funzioni di programmazione in capo all’Autorità di Bacino.

Per quanto riguarda i servizi sanitari garantiti ai visitatori, con in media 100 interventi di soccorso al giorno, la regione ha stanziato 535,5 mila euro: 330 mila per i soccorsi extra ospedalieri gestiti dall’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), 65mila euro per l’igiene e la prevenzione sanitaria in capo alle Ats (le vecchie Asl) di Brescia e Bergamo, 80mila euro per il pronto soccorso ospedaliero dell’Asst della Franciacorta e infine 60,5 mila euro per potenziare l’assistenza primaria fornita dalle Ats di Brescia, di Bergamo e della Montagna. A tali spese vanno aggiunti i 400mila euro necessari per pagare le trasferte dei vigili arrivati sul lago di Iseo da altre città lombarde, come Milano: 300mila euro verranno coperti con il contributo della società di Christo. Restano i 2.289 volontari della protezione civile: per quelli di loro che sono rimasti a casa dal lavoro, il Pirellone dovrà farsi carico dei versamento dei contributi previdenziali per una spesa massima stimata in 150mila euro.

Sforzi che hanno reso possibile un evento che il governatore Roberto Maroni ha definito “un modello”, ma che ha attirato le critiche di Legambiente. Sotto accusa gli oltre due milioni spesi da Regione ed enti locali a cui, fa notare Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia e presidente del circolo del lago di Iseo, “vanno aggiunti i costi sostenuti dallo Stato per garantire la presenza di agenti di polizia stradale, carabinieri, guardia di finanza e guardia costiera con mezzi nautici. Ci sono poi i costi dell’inquinamento ambientale. E quelli provocati dalla congestione con cui hanno avuto a che fare i 30 mila abitanti della zona, che in base a uno standard internazionale per valutare il valore del tempo abbiamo stimato sui 16 giorni in almeno 8 milioni”. La rendicontazione dell’assessore Parolini, secondo Balotta, non tiene poi conto di un altro aspetto: “La spesa sostenuta per assistere la maggior parte dei visitatori soccorsi, che sono stati portati nella clinica privata di Ome, più vicina alla passerella rispetto alle strutture pubbliche. Una spesa che Legambiente stima in altri 340mila euro”.

Twitter: @gigi_gno

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