Un premio al non giornalista dell’anno, uno alla giovane non promessa del giornalismo, uno alla non carriera. E infine, il riconoscimento “Un certain markette”, alla migliore marchetta, che in gergo giornalistico è l’articolo scritto per compiacere il potente di turno. E’ il Festival del non giornalismo, l’evento ideato dall’omonimo gruppo Facebook, nato per prendere in giro giornali e giornalisti.

“Finalmente. Ce l’abbiamo fatta. Dopo tre anni di gestazione e dopo aver raggiunto i 550 iscritti al gruppo Facebook, il Festival del Non Giornalismo ha deciso di riunire i suoi adepti e di uscire allo scoperto. In barba alle notizie (vere)“. Con questo annuncio, riportato in un non comunicato, i gestori del gruppo hanno dato appuntamento per domenica 29 maggio al Design Caffè, a partire dalle 18, vicino alla Triennale di Milano.

“Il programma dell’evento NON c’è, ovviamente – spiegano i promotori – Si era pensato inizialmente a cose serie, vere, tipo workshop, meeting, one-to-one, sessioni, conferenza stampa e altre amenità. E invece di limiteremo a bere e brindare, e ognuno pagherà per sé (prova ardua per un giornalista), per mantenere la nostra NON libertà e la nostra NON indipendenza dall’establishment e dai poteri forti del salotto buono”. Per quanto riguarda le premiazioni, lo staff invita gli interessati a presentare la propria candidatura alla mail festivalnongiornalismo@gmail.com. A decidere i vincitori, ovviamente, sarà una non giuria. Gli organizzatori snocciolano i nomi dei giurati, proponendo una serie di nomi di famosi giornalisti ironicamente storpiati: Johnny Rayotta, Luke S’Offro, Joe Crucianovic, Victor Feltriesky, Tranquilla Luikarellis, Henry Mentina, Palomba Barbarelli ed Emilio Fido.

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