Si sta svolgendo in queste ore, davanti al gip, l’udienza di convalida dell’arresto dei 10 palermitani fermati ieri mattina con l’accusa di avere imposto il pizzo, con minacce e violenze a un gruppo di commercianti extracomunitari del centro di Palermo. I fermi, eseguiti dalla polizia, sono stati disposti nei confronti dei presunti esponenti di un’organizzazione che avrebbe tenuto sotto controllo il quartiere Ballarò. Gli indagati sono accusati di decine di reati, aggravati dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale, vicini alle famiglie mafiose di “Palermo Centro”. I reati contestati sono tentato omicidio, estorsione, incendio, rapina, violenza privata e lesioni personali tutti perpetrati ai danni di commercianti del Bangladesh. Gli arrestati sono stati incastrati dai racconti e dalle denunce dei bengalesi, stanchi del regime di vessazione cui erano sottoposti. “Paga o ti ammazzo, questa è zona mia“: è una delle frasi usate dai estorsori per tenere sotto scacco gli stranieri che avevano messo su negozi nei vicoli del mercato storico

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