Si è dimesso il cancelliere austriaco Werner Faymann. Dopo la debacle elettorale alle presidenziali Faymann ha anche annunciato le sue dimissioni da leader del partito social democratico. Alle elezioni di fine aprile l’estrema destra aveva trionfato anche mettendo a frutto lo scontro sulle politiche di immigrazione. Norbert Hofer, del Partito della libertà Fpö, ha vinto con il 36% delle preferenze e nel ballottaggio del 22 maggio sfiderà il secondo arrivato, l’ecologista sostenuto dai Verdi Alexander van der Bellen, che ha avuto il 20%. Terza la candidata indipendente Irmgard Griss, unica donna e sostenuta dal 18,5% degli elettori. Sarà la prima volta dal 1945, insomma, che l’Austria non avrà un presidente sostenuto dai socialdemocratici (Spö), partito di Faymann, o dal partner di coalizione di centrodestra, il partito popolare (Övp).

L’interim di cancelliere a vice di Faymann – Sarà il vice-cancelliere del partito popolare austriaco Reinhold Mitterlehner ad assumere l’interim della carica lasciata libera da Werner Faymann. Secondo quanto comunicato da una sua portavoce, il cancelliere dimissionario invierà oggi pomeriggio al presidente della Repubblica Heinz Fischer la propria lettera ufficiale di dimissioni immediate da ogni incarico. Il presidente firmerà entro il pomeriggio stesso le dimissioni e darà l’incarico di cancelliere ad interim a Mitterlehner, ha poi confermato la portavoce. Lo stesso Mitterlehner ha annunciato su Twitter di aver convocato per domani un vertice del suo partito “per discutere delle conseguenze derivanti dalla nuova situazione”.

L’ex premier elenca i successi della Grosse Koalition –  “Quando si ha l’onore di essere cancelliere dell’Austria per 7 anni e mezzo si dice grazie, con profonda convinzione”. Questa la dichiarazione ufficiale con cui Faymann ha annunciato le proprie dimissioni, denunciando anche una perdita di consenso all’interno del proprio partito. “Quando ripenso a questi anni di governo posso dire di essere orgoglioso di questo Paese“, ha aggiunto il cancelliere dimissionario. Poi Faymann elenca i principali successi politici della Grosse Koalition di governo a Vienna tra socialdemocratici e popolari. Faymann ha citato in primo luogo la tenuta dei conti pubblici dell’Austria durante la crisi finanziaria: “Ci si chiede come abbia fatto questo Paese a superare la crisi economica senza dover ricorrere a programmi di risparmio” e tanto meno a prestiti internazionali, come hanno fatto alcuni membri dell’Eurozona. In secondo luogo, la gestione della crisi dei profughi. “È una grande sfida, che lo scorso anno abbiamo gestito assieme a Germania e Svezia – ha ricordato Faymann – centinaia di migliaia di profughi sono arrivati in Austria, il 95% ha proseguito altrove”. Faymann ha rimarcato il contributo di Vienna (“abbiamo dato asilo a oltre 90.000 persone“), ma ha poi detto che “all’inizio dell’anno è apparso chiaro che la soluzione europea non faceva progressi”.

Portavoce Fpoe: “Hofer ha già fatto effetto, senza essere presidente federale” – È stato questo il commento della notizia delle dimissioni del cancelliere austriaco Hans-Werner Faymann, del portavoce di Norbert Hofer, il candidato alle presidenziali per il Partito della libertà (destra radicale), che ha trionfato a sorpresa alla prima tornata elettorale il 24 aprile scorso. Il ballottaggio fra Hofer e il candidato dei Verdi, Alexander van der Bellen, è in programma il 22 maggio.

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