Per la centesima volta accetta la sfida: se “c’è il rischio” che il referendum sulla riforma costituzionale si trasformi in una consultazione pro o contro Renzi “è chiaro che devo trarre le conseguenze se non ce la facciamo e vada a casa”. Certo, nel merito, “la riforma costituzionale deve essere votata sul Senato, sulle regioni, sul funzionamento della democrazia e non su di me”. Il presidente del Consiglio nell’appuntamento del mercoledì con la diretta contemporanea facebook e twitter si concentra in particolare sulle riforme, nonostante sia uno spazio juke-box dove il capo del governo ha parlato di tutto, compresa la vittoria dello scudetto della Juve, Higuain e il ct della Nazionale Antonio Conte. La riforma approvata ieri definitivamente alla Camera – che attende il referendum istituzionale di ottobre – “è un gigantesco passo avanti, porta l’Italia nel futuro, è una delle grandi belle notizie di questa settimana, anzi di questi due anni. Son tutti colpiti che le stiamo facendo, sono talmente abituati al fatto che la politica non riesca a fare la sua parte che ora sono stupiti che la politica risolva questioni ferme da troppi anni”.

“Non c’è nessuna violenza della Costituzione – insiste Renzi – Si chiama riforma e rispetta le regole volute dal costituente”. Secondo Renzi “i padri costituenti hanno previsto un meccanismo per fare la riforma della Costituzione, si chiama procedura di revisione costituzionale, noi l’abbiamo seguita e affidiamo ai cittadini la scelta finale. Perché definire violenza una riforma approvata secondo regole? Chi è più democratico? Chi rispetta le regole o chi neanche le legge?”. C’è spazio anche per un botta e risposta su Twitter tra Renzi e la rivista Micromega. “(Contro) riforma Renzi: lutto e resistenza. Ai referendum!”, scrive Micromega, invitando ad andare a votare anche al referendum sulle trivelle. “Lutto e resistenza, addirittura? Ci vediamo al referendum, allora. Saluti”, replica Renzi. E alla minoranza Pd che chiede di modificare l’Italicum Renzi ribadisce il suo no.

“Sarà un #Matteorisponde “con sorpresa”, aveva annunciato qualche giorno fa. E, in effetti, la diretta sui social con il quale il capo del governo dialoga con i cittadini sui social vede un ospite: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini. E’ lo stesso Renzi a “introdurlo”, dopo circa 45 minuti di botta e risposte con gli utenti, per dedicare l’ultima parte del #Matteorisponde all’economia. “E’ professore alla Bocconi – spiega il leader Pd – Purtroppo è juventino”. E, la settimana prossima, il format dell’ospite in studio sarà replicato con il governatore campano Vincenzo De Luca, annuncia Renzi ringraziando più volte i “quasi 800mila” utenti che hanno seguito una diretta segnata anche da botta e risposta ironici tra Renzi e gli utenti, inclusi quelli che lo insultano. “Se vado a zappare? Ecco, io vorrei che zappare non fosse considerato un insulto, è fondamentale pensare che l’agricoltura non sia una cosa negativa”, replica il premier, che, nei confronti di chi lo invita “a giocare a bocce”, ironizza: “Grazie, ma non sono molto bravo”.

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