Se ne va una vera e propria leggenda. Aveva novanta anni, quindi nessuno potrà manifestare meraviglia, ma dispiacere sì, perché un’altra piccola porzione di quella incredibile favola che sono i Beatles è scomparsa. È morto George Martin, il produttore storico dei Fab Four.

Uno dei personaggi più incredibili della storia della musica leggera, non fosse altro che proprio per quanto fatto coi baronetti di Liverpool. Ma ovviamente Martin non è stato solo questo, in una carriera che ha lasciato il segno ha avuto modo di collaborare con molti artisti, da Jeff Beck, chitarrista incredibile a Elton John, finendo poi per essere giustamente ricordato proprio per quanto fatto con John, Paul, George e Ringo.

Martin era un compositore e arrangiatore di razza. Anche per questo il nostro non solo si trovò spesso a trascrivere gli spartiti dei brani dei quattro baronetti, ma anche a scrivere le parti soliste degli arrangiamenti, che si trattasse di solo di oboe o di tromba, andando così a ricoprire un ruolo centrale per la gestazione di quasi tutta la massa delle opere della band. Non a caso spesso, scrivendo di lui, si parlava del Quinto Beatle. Questo nonostante Martin avesse, in carriera, contribuito a tanti altri successi, come A & R della Parlophone, prima, o come produttore,arrangiatore e compositore.

Famose le sue collaborazioni con gli America, i Van der Graf Genetaror, gli UFO, lo stesso Paul Mc Cartney, gli Ultravox. Su tutti, George Martin fu il produttore di Candle in the Wind di Elton John, nella nuova edizione pensata per la morte di Lady Diana, uno dei singoli più venduti della storia della musica leggera. A dare conferma della sua morte, sui social, Ringo Starr e Sean Lennon.

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