“Il 2016 sarà l’anno del taglio dei nastri, sarà per l’Eur come il 2015 per Milano con l’Expo”. E’ promette l’amministratore delegato di Eur Spa, Enrico Pazzali, alla platea in una giornata dedicata alla visita del cantiere per verificare lo stadio dei lavori de La Nuovola di Fuksas. “Siamo all’86 per cento dell’opera, manca poco, è vero che le ultime rifiniture sono complesse ma riusciremo a completarla nel 2016” rincara il presidente Roberto Diacetti. “Come sapete abbiamo venduto parte del patrimonio dell’Eur all’Inail, abbiamo incassato 297 milioni di euro, questo ci consentirà di chiudere i lavori per il rush finale e risanare i conti, lo abbiamo fatto a malincuore, non siamo contenti della vendita dei gioielli di famiglia, ma ci prepariamo ad una nuova sfida quella di competere con le grandi capitali del mondo con il nostro polo congressuale” spiega ancora Diacetti.  “Non annunciamo nessuna data, lo faremo in seguito in una conferenza stampa apposita, lasciamo che le cose accadano” aggiunge il presidente. Il polo a regime potrebbe far incassare al territorio romano 300 milioni l’anno, ogni turista congressuale spende in media 1400 euro, nel primo anno si aspettano 100mila visitatori” sono le cifre snocciolate dell’amministratore delegato. Per l’Hotel Lama, la struttura alberghiera nata a fianco della Nuvola si cerca invece un finanziatore che completi l’asset, “ma speriamo di vederlo terminato nel 2017 quando il polo congressuale sarà operativo, il 2016 sarà la new age dell’Eur, la sua rinascita, le ferite di questo quadrante della città saranno risanate” chiosa.  A sentire anche i lavoratori del cantiere però più che certezze ci sono speranze: “2016? Forse a fine anno, me lo auguro”

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