Nuove irregolarità su 800mila veicoli Volkswagen. E’ quanto emerge da un’indagine interna del gruppo relativa anche alle emissioni di CO2. I rischi economici, spiega la società in una nota, ammontano secondo una prima valutazione a circa 2 miliardi di euro.

La notizia arriva a poche ore dai risultati delle analisi dell’Epa, l’agenzia federale di protezione dell’ambiente Usa, secondo cui la casa tedesca ha imbrogliato anche sui diesel di grande cilindrata programmando le auto per truccare i test sulle emissioni inquinanti. Tra i motori diesel inclusi nell’allargamento annunciato dall’Epa ci sono Porsche Cayenne e Audi Quattro.

Le violazioni riguardano almeno 10mila auto prodotte nell’ultimo biennio, tra cui i modelli Touareg, Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A8 e Q5 e per la prima volta anche la Porsche Cayenne. L’Epa sostiene che il software ha un timer che consente alle auto di comportarsi diversamente nei test rispetto alla strada. In questo caso, sostiene l’agenzia, le auto hanno emesso un livello di monossido di azoto nove volte più alto rispetto a quando venivano testate.

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