abbanoa

La società pubblica che in Sardegna gestisce il servizio idrico integrato, Abbanoa è sempre più al centro di numerose problematiche e per i cittadini la questione sta diventando un vero e proprio incubo. La politica sembra completamente fregarsene e l’Assessore Regionale competente, Paolo Maninchedda, continua a far finta di nulla.

Il provvedimento sanzionatorio dell’Antitrust emesso lo scorso mese nei confronti di Abbanoa ora ha anche un seguito penale. Infatti le Fiamme gialle la settimana scorsa, su ordine del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, hanno prelevato i documenti utili a verificare l’eventuale sussistenza di ulteriori abusi d’ufficio e forse anche reati più gravi quali l’estorsione.

Non basta,  l’Autorità per l’Energia con delibera del 22 ottobre scorso ha avviato una serie di procedimenti per sanzionare Abbanoa per gravi violazioni. Questa volta le sanzioni in arrivo riguardano la maggiorazione indebita del deposito cauzionale richiesto agli utenti, la non veridicità dei Bilanci in cui si sottostimano le percentuali di degrado di alcuni beni e tutta una serie di altre gravissime anomalie.

Insomma, una enorme nuvola nera sulla gestione della società pubblica che gestisce dal 2005 il servizio idrico.

Come se non bastasse in questi giorni in Gallura, ma il fenomeno è sparso in tutta la Sardegna, si è ripresentato con forza il problema dell’acqua gialla. Una vergogna inaudita. L’acqua che viene erogata alle case dei cittadini arriva completamente sporca e di color giallo. Uno schifo.

Ma la questione ha del paradossale perché da sempre la società Abbanoa continua a pretendere il costo di potabilizzazione dell’acqua per un servizio che di fatto non funziona realmente. Nessuno in Sardegna osa bere l’acqua dal rubinetto e ora sta diventando sempre più difficile usare l’acqua pubblica per lavarsi e lavare cibo e indumenti. Le ordinanze sindacali di divieto di utilizzo dell’acqua sono sempre più numerose e frequenti.

Il problema resta lo stesso: perché l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Maninchedda, non interviene realmente? Perché la Regione e i vari sindaci non proibiscono ad Abbanoa di chiedere i costi di potabilizzazione ai cittadini continuamente vessati? Abbanoa è una società interamente pubblica e la politica è completamente responsabile.

La società in questi anni è stata usata in gran parte solo per clientelismo ed interessi di pochi. Non è più accettabile che nel 2015 in Sardegna ancora non venga fornita acqua pulita e potabile. Non è accettabile vedere soldi pubblici sprecati in altre cose e non vederli impiegati per il vero miglioramento del servizio. Ma non è più sopportabile che la politica permetta ad Abbanoa di farsi pagare un servizio che di fatto non rende.

Considerata questa inerzia continua, l’unica speranza è che la Magistratura voglia intervenire e prendere gli opportuni provvedimenti. Gli esposti in merito sono tanti e altri arriveranno nello specifico. E’ ora che i cittadini vengano liberati da questa annosa ingiustizia, anni in cui Abbanoa è stata gestita senza alcun criterio e senza nessun controllo.

Ora è il momento di metterci mano seriamente: troppe sono le violazioni e le responsabilità accertate a danno degli utenti. Se l’assessore regionale non è in grado deve essere sostituito subito o sfiduciato. La Sardegna non può continuare così. La politica intervenga prima che sia obbligata come al solito da qualche sacrosanto intervento della Magistratura.

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