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Sesso anale e orale vietati in 12 stati americani. Ecco cosa si può fare (e cosa no) in giro per il mondo

Sono solo alcune delle proibizioni e dei divieti nel mondo elencati in un brillante articolo del sito web statunitense Alternet. Nella nazione in cui la Corte Suprema legifera su ogni tema e impone agli stati di mettersi in pari, la discrasia gerarchica rimane evidente, soprattutto per quel che riguarda pratiche e orientamenti sessuali

di Davide Turrini

Il sesso anale e orale porta a multe e galera in almeno un terzo degli Stati Uniti, un bacio in pubblico e si rischia l’osso del collo negli Emirati Arabi, in Russia gay e trans finiscono in cella o in un manicomio. Queste sono solo alcune delle proibizioni e dei divieti sessuali nel mondo elencati in un brillante articolo del sito web statunitense Alternet. Nella nazione in cui la Corte Suprema legifera su ogni tema e impone agli stati di mettersi in pari, la discrasia gerarchica rimane evidente, soprattutto per quel che riguarda pratiche e orientamenti sessuali. Il “grande fratello” giuridico si incunea nelle camere da letto degli Stati Uniti come forse nemmeno ci si immagina. E così si scopre che in una porzioncina di “land of freedom” come il North Carolina, non proprio il luogo più retrivo e redneck degli States, rimane in vigore il divieto per legge di fare sesso orale, compreso tra coppie istituzionalmente registrate e sposate. Basta cliccare su questo link per rimanere aggiornati e non rischiare che qualche guardone vi porti di fronte al tribunale della contea.

Curioso infatti che il divieto alla fellatio si allarghi anche alla paludosa Louisiana, come al Kansas e all’Oklahoma. Qui vige anche la proibizione per legge del sesso anale, come del resto in ben altri 12 stati della nazione. La sodomia è considerata un “crimine contro natura” fin dai tempi dei Padri Pellegrini che attraversarono l’oceano e innervarono di puritanesimo il tessuto sociale e culturale per i secoli a venire. Dato davvero bizzarro, non si capisce se frutto di una vera credenza storico-religiosa o di una mancata applicazione dei dettami costituzionali della Corte Suprema, è che in North Carolina, Lousiana, Kansas e Oklahoma è legale fare sesso con una persona morta. Oral e anal sex no, ma accoppiarsi con cadaveri sì. Nello stato di New York, invece, è consentito sposarsi con il proprio primo cugino o cugina, ma l’adulterio risulta ancora illegale. Chiaro che i divieti variano da stato a stato, come del resto l’età in cui si diventa maggiorenni e consenzienti, ma il rischio macroscopico di pagare multe salatissime o arrivare persino a finire rinchiusi in gattabuia per qualche mese solo per una pratica sessuale che qualche chilometro più in là è normalmente accettata, crea un cortocircuito sulla “ratio” della legge che sposta indietro di parecchi lustri i modernissimi Stati Uniti.

Nella recente pubblicazione in lingua francese de L’Atlas mondial des sexualités scritto da Nadine Cattan e Stéphane Leroy – un’enciclopedia sulle tendenze, i piaceri e i divieti sui costumi sessuali contemporanei davvero ricca di dettagli – è stata stilata una classifica sulle libertà sessuali secondo i parametri della libera scelta del partner e delle pratiche, della contraccezione, della possibilità di abortire, del matrimonio gay e delle leggi contro l’omofobia. Qui il mondo è diviso in cinque grandi zone, in ordine decrescente di libertà: i migliori risultano i Paesi nordici dell’Europa. Poi seguono gli altri Paesi europei, la Russia, il Giappone, l’America settentrionale, e ancora l’Australia e la Nuova Zelanda. Dietro risultano l’America centrale e meridionale e il Sudafrica. Infine la fascia in cui i progressi nel settore devono ancora fare passi da gigante va dal Marocco alla Nuova Guinea attraversando Nordafrica, Medioriente, India e Cina. Fanalino di coda l’Africa subshariana. Per questo non risulta di certo normale un catalogo di proibizioni nel produrre film porno, come quello imposto in Gran Bretagna nel 2014: non può essere mostrato l’orgasmo femminile, il fisting oltre la terza nocca delle dita, il gagging e il pissing, ma anche un rapporto sessuale su una moto parcheggiata. Pur essendo la Russia nella seconda fascia delle libertà sessuali, meglio per gli uomini non provare pulsioni verso un altro uomo: i gay finiscono, come si sa anche dalla recente polemica tra Elton John e il presidentissimo Putin, in carcere. Lo stesso discorso, secondo le leggi del Cremlino, riguarda i trans: se si viene registrati come tali si è considerati malati di mente e non si può avere la patente.

Tornando agli esempi pubblicati su Alternet.org, se la passano ancora peggio a Dubai, visto che una qualsiasi manifestazione d’affetto in pubblico, anche solo un bacio sulla guancia, porta alla galera. In Uruguay, paese ultratollerante, ad esempio sulla legalizzazione della cannabis, non c’è altrettanta apertura mentale per quel che riguarda l’andare a letto con una donna sposata: le leggi uruguagie concedono il diritto al marito cornificato di uccidere moglie e amante.

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