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Corte Costituzionale, Mattarella: “Parlamento elegga i giudici mancanti”

Il presidente della Repubblica interviene dopo l'ennesima votazione a vuoto: "Massima urgenza". La Consulta non opera a organico completo dal giugno 2014, la prossima seduta comune sarà dopo metà ottobre
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E’ della “massima urgenza” l’elezione dei tre giudici della Corte Costituzionale che mancano dal giugno 2014: “Mi auguro che il Parlamento provveda”, ha detto in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La Consulta non ha l’organico al completo dal giugno del 2014. I giudici da sostituire sono Luigi Mazzella, che ha terminato il mandato nel giugno del 2014, lo stesso Mattarella, che ha lasciato la Corte a gennaio di quest’anno dopo la sua elezione, e Paolo Maria Napolitano, arrivato alla fine del suo incarico nel luglio scorso. Il Parlamento in seduta comune, per sostituirli, si è già riunito 34 volte senza esito.

L’ultima il 2 ottobre, e la votazione è andata di nuovo a vuoto. Fonti del Pd riferiscono che la prossima occasione sarà probabilmente dopo la metà di ottobre. Il quorum dei voti necessari è sceso dai due terzi ai tre quinti, 571 voti, e l’idea è di trovare un’intesa su profili tecnici, non politici: uno di area Pd, uno di centrodestra e uno, se accetteranno, di area M5S.

“Con la seduta comune di ieri si sono esaurite le votazioni che richiedono quorum di maggioranza diversi per l’elezione dei giudici costituzionali da tempo mancanti – ha detto il presidente della Repubblica – Mi auguro che il Parlamento provveda, con la massima urgenza, a questo doveroso e fondamentale adempimento, a tutela del buon funzionamento e del prestigio della Corte Costituzionale e a salvaguardia della propria responsabilità istituzionale”.

Anche i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, “avevano ripetutamente sollecitato al riguardo le forze politiche”. Boldrini e Grasso si augurano pertanto che “dopo le parole di Mattarella, la questione venga affrontata tempestivamente e con senso di responsabilità”.

L’accordo tra i partiti non è ancora stato raggiunto, ma ci sono delle “candidature” di area: tra i tecnici in zona Pd si citano Augusto Barbera e Stefano Ceccanti. Tra i Cinque Stelle prevale l’idea di votare Felice Besostri, ma potrebbe esserci anche l’ipotesi Silvia Niccolai. Per il centrodestra si fa il nome dell’ex presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Francesco Paolo Sisto, ex avvocato di Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto, ma, nel caso l’intesa dovesse escludere personalità politiche, potrebbe esserci uno spostamento verso un tecnico di area centrodestra.

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