Quarantacinque minuti di applausi costringono al silenzio il sindaco di Trieste Roberto Cosolini (Pd). La contestazione, ad opera di cittadini e ambientalisti, è la risposta alla gestione dei problemi legati all’impianto siderurgico Ferriera, da anni al centro di polemiche che i risultati di uno studio sull’inquinamento ha rilanciato in questi giorni (leggi l’articolo). Il titolo dell’evento organizzato dal Partito democratico in una libreria della città, ‘Chi ferisce l’ambiente paga‘, è suonato come una provocazione: “I complici dell’inquinamento, tra questi il sindaco, devono pagare”, dichiara un manifestante. Alle contestazioni Cosolini risponde: “Sono il sindaco che per primo ha fatto le ordinanze per imporre all’azienda il contenimento delle emissioni, ottenendo anche risultati: gli sfornamenti della cokeria sono diminuiti”. Ma gli ambientalisti ribattono: “Nel primo semestre del 2011, quando Cosolini è stato eletto, gli sforamenti gironalieri della concentrazione di polveri sottili sono stati 54, mentre nei primi sei mesi del 2015 – tre ordinanze dopo – il numero di sforamenti registrato è 74. Questi sarebbero i risultati?”

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Ferriera di Trieste, allarme emissioni. Nuovo studio costringe Regione e Comune a minacciare la chiusura

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