Erano di due tipi, gli obiettivi scelti da Briki Lassaad e Muhammad Waqas per possibili attentati. Da una parte luoghi simbolo del Paese “come il Duomo di Milano, l’Expo e il Colosseo“, spiega il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli durante la conferenza stampa in questura a Milano. Dall’altra si concentravano sul territorio bresciano e puntavano alla base militare di Ghedi, ma assicurano gli inquirenti: “Non c’è mai stato un pericolo concreto con il passaggio dalle parole all’azione”
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Elio Fiorucci, i funerali dello stilista a Milano. Don Mazzi: “Vediamo troppe sofferenze”

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