“A settembre 2013 mi sono licenziato da un posto di lavoro fisso a Londra, ho venduto tutto e sono partito con un biglietto di sola andata; da quel giorno non sono più tornato a casa, perlomeno con la testa”. Così, Gianluca Orlandi, 31 anni, si descrive sul suo sito. Partito originariamente da Como, zaino in spalla, ha toccato moltissime tappe ai quattro angoli del globo. A spingerlo, la voglia di fare nuove esperienze e di sentirsi “cittadino del mondo”.

“Vivo molto alla giornata – racconta –. In Italia, una volta uscito da scuola, ho lavorato quasi 5 anni per un’azienda metalmeccanica, ma non era ciò che volevo fare”. Così prende un primo aereo. Davanti a sé, nulla di certo: “Sono andato in Spagna nel 2009 – ricorda Gianluca – sono stato 4 mesi, ma senza trovare un posto fisso. Diciamo che è stata un’esperienza positiva a livello personale, perché mi ha fatto capire cosa volessi fare davvero. Comprare quel biglietto è stato facile, fermarmi, invece, è più complicato del previsto”.

“In Italia, una volta uscito da scuola, ho lavorato quasi 5 anni per un’azienda metalmeccanica, ma non era ciò che volevo fare”

 

Nel 2011 arriva infatti il secondo aereo, con destinazione Londra. “Avevo le idee un po’ più chiare, ho imparato l’inglese e ho iniziato a lavorare nel web marketing”. Presto, però, il suo cammino prende una strada diversa: “Svolgevo il mio lavoro soprattutto grazie a internet, e ho realizzato che avrei potuto farlo da una qualunque altra parte del mondo, non per forza da un ufficio”. Arriva poi l’idea: “Volevo iniziare dei progetti personali che mi permettessero di mantenermi mentre viaggiavo, perché avevo voglia di fare esperienze nuove”. Gianluca così inizia quello che definisce il suo “percorso da nomade digitale”. Gli aerei alla fine si moltiplicano, fino a perderne il conto. “In totale ho girato 45 Paesi”, spiega. Il suo ufficio? Qualsiasi posto nel mondo che abbia una connessione wifi.

Grazie all’esperienza acquisita durante il periodo londinese nel web marketing, infatti, sviluppa vari progetti che oggi sono ciò con cui si guadagna da vivere: un sito di viaggi low cost, uno che offre servizio di assistenza e consulenza per chi vuole trasferirsi a Londra, un ebook sullo stesso tema e il sito cambiarevita.eu, una piattaforma che raccoglie esperienze di italiani all’estero e che svolge anche la funzione di database di informazioni per chi desidera trasferirsi.

“La mia esperienza personale è stata fondamentale. Nell’ultimo anno e mezzo ho cambiato città ogni tre mesi e so quali informazioni si cercano arrivati in un nuovo posto. Ora vorrei creare una sorta di community dove altri possano rispondere alle informazioni su Paesi che io non ho visitato, dando consigli pratici, per esempio su come aprire un conto in banca”. Le richieste sono tantissime: “Mi scrivono molte persone che sono stanche di vivere in Italia. Molti mi dicono ‘mollo tutto’ perché pensano che ci si possa inventare una vita migliore oltre i confini italiani. E si può fare, ma ci vuole un piano – spiega Gianluca, che aggiunge – la meta più richiesta rimane Londra”.

Adesso Gianluca lavora molte più ore di quando era dipendente “ma – dice – posso svolgere una professione di cui sono appassionato, e lo posso fare in qualsiasi parte del mondo”

Adesso Gianluca lavora molte più ore di quando era dipendente “ma – dice – posso svolgere una professione di cui sono appassionato, e lo posso fare in qualsiasi parte del mondo – racconta – mi bastano il mio laptop e una connessione. Il mio ‘ufficio’ più scomodo è stato un ostello in Belize”. E di fermarsi, per il momento, non ne vuole sapere. “Ho vissuto 27 anni in Italia. Ora so che c’è un mondo da scoprire al di fuori. Per questo, finché ne ho voglia, carico lo zaino sulle spalle e vado. A casa – specifica – torno a trovare i miei cari, però sto al massimo due settimane. Girando per il mondo ho imparato che nel nostro Paese ci sono tante complicazioni, ma per me rimane il luogo più bello che abbia mai visto e quando sono fuori tutti mi dicono ‘non vedo l’ora di visitarlo”.

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