“E’ solo un pazzo. Io l’ho visto mentre era sul balcone che litigava con il fratello che intanto provava a calmarlo, ma lui ha posato la pistola, ha preso il fucile e ha ucciso prima il fratello e poi la moglie. Dopo si è affacciato al balcone e ha iniziato a sparare uccidendo e ferendo altre persone”. Questa la testimonianza del commerciante che lavorava nel negozio di fronte al palazzo del quartiere di Secondigliano a Napoli in cui è avvenuta la tragedia. Un infermiere incensurato, Giulio Murolo di 48 anni in un raptus di follia ha freddato 4 persone e ne ha ferite 6. Murolo ha ucciso in casa con un fucile a pompa il fratello e la cognata, poi ha sparato a morte un vicino intervenuto nella lite, un tenente dei vigili urbani di 65 anni. Poi l’infermiere con l’hobby della caccia si è barricato in casa e ha iniziato a sparare dal balcone contro i passanti uccidendo un uomo di 57 anni che passava di lì con lo scooter. Sul posto squadre di tiratori scelti. La polizia ha tentato di fare irruzione ma l’uo mo si era barricato aprendo le bombole del gas. Dopo circa due ore Murolo si è arreso. Al momento dell’arresto la folla inferocita ha provato a linciare l’omicida  di Fabio Capasso

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Claudio Giardiello, “il killer lasciato passare anche se metal detector aveva suonato”

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Napoli, spara dal balcone e uccide 4 persone: ‘In casa kalashnikov e machete’

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